Mar. Ago 6th, 2024

Tra le 7 persone arrestate ieri dalla Guardia di Finanza di Asti nell’ambito della vasta operazione denominata “Petrolio fantasma” c’è il locrese Pinuccio Sainato, 44 anni. Secondo gli inquirenti la presunta organizzazione criminale, composta da un broker di Asti e da altri imprenditori romani, napoletani e calabresi, avrebbe fittiziamente esportato gasolio per autotrazione destinato poi ad essere ceduto in nero in totale evasione delle imposte. La Guardia di Finanza ha sottoposto a sequestro preventivo per equivalente tre motrici, tre rimorchi oltre a quote societarie e un automezzo per un valore di 180 mila euro pari all’accisa e all’Iva evase nel corso di sei spedizioni di prodotto. Pinuccio Sainato, difeso dal noto penalista ardorese Eugenio Minniti è finito in carcere, mentre sono finiti agli arresti domiciliari gli altri imprenditori: Patrizio Usai, Salvatore D’Alise, Antonio Rega, Nicola Domenico Grieco, Roberto Piacentini e Roberto Stinga. Agli altri due è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Secondo l’ordinanza «Giuseppe Sainato dirigeva, promuoveva, costituiva e organizzava l’associazione, determinando modalità e tempistica per la realizzazione delle condotte illecite perpetrate. In particolare, dirigeva e coordinava l’attività incontrando i sodali Usai e D’Alise e mantenendo contatti telefonici giornalieri con Usai al fine di avere rassicurazioni sulla corretta finalizzazione dell’attività illecita, facendo pressioni affinché il programma delittuoso fosse attuato speditamente e affinché gli fosse consegnata puntualmente la sua quota dei profitti».

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