Ven. Nov 22nd, 2024

Nell’udienza del 20 febbraio 2024, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, dott. Antonino Foti, ha respinto per la terza volta in poco più di due anni la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero riguardante il procedimento penale sulla morte di Antonino Saladino

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Nell’ultima udienza del 20 febbraio 2024, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, dott. Antonino Foti, ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero nel contesto del procedimento penale aperto a seguito della morte di Antonino Saladino.

Questo rappresenta il terzo rifiuto di archiviazione in poco più di due anni.

La vicenda affonda le radici nel marzo del 2018, quando Saladino, ancora giovane e non ancora trentenne, si trovava in custodia cautelare presso il carcere di Arghillà. Le sue condizioni di salute, già precarie secondo quanto riportato dai compagni di cella, si aggravarono notevolmente il 18 marzo 2018, quando il detenuto morì presso l’infermeria del carcere, dopo vari accessi in ambulatorio e richieste di assistenza medica.

In passato, il Giudice per le Indagini Preliminari aveva già respinto per due volte la richiesta di archiviazione, evidenziando carenze nelle indagini e sollecitando ulteriori approfondimenti per comprendere le cause del decesso e valutare la gestione della malattia da parte del personale medico del carcere.

Sei anni dopo la morte di Saladino, il Giudice ha accolto le obiezioni presentate dall’avvocato Pierpaolo Albanese, legale della famiglia del defunto, ordinando per la terza volta la prosecuzione delle indagini e disposto un nuovo esame autoptico sui reperti.