Mar. Ago 20th, 2024

A Bivongi, lungo la SP95, il ponte Progresso sembra quasi al collasso

Continua dopo la pubblicità...


CAMPAGNA-ANTINCENDIO-2024_6x3mt-4_page-0001
futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Desta preoccupazione il tratto di SP9 tra Stilo e Pazzano dove, nel maggio scorso, perse la vita una ragazza stilese finita fuori strada con la propria auto che, dopo aver impattando sulla ringhiera che funge da guardrail, si è fermata nell’area sottostante dopo un volo di circa dieci metri. Tutto è rimasto invariato con la ringhiera ancora piegata all’esterno che rappresenta un pericolo non solo per gli automobilisti ma anche per tanti pedoni che quotidianamente percorrono il tratto stradale. Rimane l’interrogativo del perché non s’interviene per la messa in sicurezza e non si capisce se l’area sia ancora sotto sequestro per ulteriori rilievi.

La realtà è che il marciapiede, dove la ringhiera è piegata, è praticabile e non è neanche transennato. Mancano i sigilli e i nastri stradali biancorossi. Addirittura, si trova ancora qualche piccolo frammento dell’asse delle ruote dell’auto della ragazza che ha perso la vita e che si sarebbe potuta salvare se si fosse intervenuto per sistemare la ringhiera, già leggermente piegata da un precedente incidente. La conferma è di Paola Dimasi, l’avvocato che si sta interessando del caso e che afferma: «Le indagini della Procura della Repubblica di Locri dimostreranno che la messa in sicurezza e la corretta manutenzione della strada avrebbero certamente salvato la vita della giovane stilese».

Sempre sulla stessa strada, a cento metri in direzione Pazzano, un altro pericolo si manifesta nell’attraversare la tettoia, che presenta il ferro dei pilastri arrugginito e la caduta di calcinacci dal soffitto.

Scendendo, poi, a Bivongi sulla SP95, il ponte Progresso del rione Migliolo sembra quasi al collasso perché oltre alle crepe dei piloni, il ferro corroso dalla ruggine e il manto stradale lesionato, si sono staccate le saldature dei pezzi di ringhiera del ponte che dimostrano il movimento del manufatto.

E un chilometro più a Sud, il pericolo è rappresentato dalla folta vegetazione che ha invaso il greto del fiume Stilaro nei pressi del ponte Vina. In caso di forti piogge si creerebbe un invaso con conseguente superamento degli argini della strada e grave pericolo per le abitazioni della zona bassa del paese.

Da segnalare infine, lungo questi due tratti stradali, la nascita di nuove discariche. Una, nel burrone sotto la tettoia di Pazzano, tra località Livareda e via delle Miniere, scoperta dai carabinieri della stazione di Stilo e segnalata al sindaco Sandro Taverniti, dove sono presenti pneumatici. Immediato l’intervento del tecnico comunale Francesco Salerno che ha «messo in atto tutte le procedure per poter effettuare la bonifica della zona. Il problema maggiore è come raggiungere la zona perché non ci sono neanche mulattiere ma, supereremo ciò e a breve sarà tutto a norma». Presente ieri nell’area l’Unità operativa igiene pubblica dell’Asp, ambito Locri, sempre informata dai carabinieri di Stilo, con il dott. Giuseppe Bagetta, dirigente medico, e il dott. Giuseppe Misuraca, tecnico della prevenzione, per i rilievi del caso.

L’altra discarica a Bivongi, lungo il torrente Pardalà alla confluenza con il fiume Stilaro dove si rilascia di tutto e la stessa unità Asp ha effettuato un sopralluogo.

UGO FRANCO

 

Print Friendly, PDF & Email