Ven. Ott 4th, 2024

L’Ugl denuncia la mancanza di servizi sostitutivi adeguati durante la chiusura della tratta Sibari-Crotone e chiede interventi urgenti

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Le disavventure dei pendolari cosentini continuano a essere trascurate dalle istituzioni, nonostante i disagi quotidiani sulle tratte ferroviarie tirrenica e ionica. Le segnalazioni dei viaggiatori, costretti a spostamenti problematici da una parte all’altra del territorio, cadono nel silenzio. Recentemente, l’Ugl ha portato alla luce la situazione critica con una nota dettagliata dalla segreteria confederale di Cosenza.

«Il Frecciarossa in arrivo da Roma ferma a Sibari alle 22:45, ma per raggiungere Corigliano-Rossano e Crotone, il primo bus sostitutivo parte l’indomani alle 4:40!», denuncia l’Ugl, evidenziando come la chiusura della tratta Sibari-Crotone, prevista per ben 4 mesi fino al 19 gennaio, abbia lasciato i pendolari senza alternative praticabili. I rappresentanti sindacali richiedono un intervento urgente da parte delle delegazioni parlamentari calabresi e dell’assessore regionale ai Trasporti, chiedendo che si faccia pressione sul Ministero competente per razionalizzare tempi e modalità organizzative.

L’Ugl sottolinea che, in assenza di corse stradali alternative, è necessario istituire un servizio “decente” per i cittadini calabresi. Rfi ha recentemente emesso un avviso in cui informa che, durante la chiusura della linea, saranno disponibili bus per i viaggiatori Intercity tra Sibari e Catanzaro Lido, ma avverte che i posti potrebbero essere limitati e i tempi di percorrenza aumenteranno a causa del traffico stradale. L’interrogativo resta: come dovrebbero gestire questa situazione lavoratori e studenti delle zone colpite?