Mer. Lug 17th, 2024

L’ex sindaca di Rosarno è il direttore amministrativo dell’Asp di Reggio. È stata scelta in un collegio che ricade nel territorio “governato” dall’Azienda. Per lei c’è un problema di incompatibilità. La risposta: «Nessuna incandidabilità»

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Dopo le riunioni politiche, l’intervento di Matteo Renzi e gli aggiustamenti notturni, per i candidati ufficiali e aspiranti del Partito democratico è arrivato il momento di rispolverare leggi e codicilli. Che, magari, nella confusione delle ultime ore, sono stati trascurati dalla segreteria dem regionale e dai colonnelli del Pd. Nel mirino degli osservatori è finita una delle candidature più “fresche”, sbucata nella notte tra sabato e domenica con una rimonta inaspettata (e probabilmente propiziata da Sebi Romeo e Giuseppe Falcomatà). Fuori dalle liste il “millenial” Marco Schirripa – sponsor: Matteo Renzi in persona –, dentro l’ex sindaca di Rosarno Elisabetta Tripodi, protagonista di battaglie antimafia (ai tempi non troppo sostenute proprio dal Pd). Due candidature “nuove”, anche se in maniera diversa. Tripodi, infatti, oltre all’esperienza amministrativa nella Piana di Gioia Tauro è rimasta vicina alla politica, ma con un ruolo tecnico. È, infatti, il direttore amministrativo di una delle Asp più “difficili” nel già complicato panorama calabrese: quella di Reggio Calabria. Fatto apparentemente innocuo, se non si tiene conto delle prescrizioni di legge. Il problema, per Tripodi, potrebbe arrivare a valle dell’elezione: si tratta di un problema di incompatibilità tra la carica di deputato e quella di direttore amministrativo. Chi amministra la sanità in un territorio, non potrebbe rappresentare quella stessa area in Parlamento (e, anche a quel punto, si aprirebbero lunghe questioni tecniche). Una questione che nel caos pre-elettorale deve essere sfuggita a qualcuno.
In serata è arrivata una nota dell’ex sindaca. Ne riportiamo il testo: «In riferimento alle notizie apparse su alcuni organi di informazione, si chiarisce che non esiste alcuna forma della incandidabilità relativa alla mia candidatura con il Pd».

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