Ven. Nov 22nd, 2024

Nonostante le promesse social di Occhiuto, la Calabria continua a bruciare, mettendo a rischio il turismo e l’agricoltura.

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Il nostro patrimonio boschivo sta andando letteralmente a fuoco. La campagna droni lanciata da Roberto Occhiuto a livello nazionale lo scorso anno, e ripresentata quest’anno, non sta producendo i risultati sperati. Come spesso accade con le iniziative annunciate con grande enfasi sui social da Occhiuto, anche questa sembra destinata a un fallimento.

Si tratta di un fallimento che ricorda quello della depurazione delle acque: nonostante le promesse di un mare finalmente pulito, la situazione rimane critica. Occhiuto aveva dichiarato di aver risolto il problema, ma i controlli, che sono sempre stati eseguiti dall’agenzia Arpacal della Regione Calabria, continuano a evidenziare problemi. La verità è che, oltre ai controlli, è necessaria un’azione politica concreta e decisa.

Dopo quattro anni e mezzo di governo regionale da parte del centrodestra, ci aspettavamo risultati migliori. Invece, la Calabria continua a bruciare, e nonostante le rassicurazioni diffuse sui social media, non vediamo riscontri concreti sul territorio. È necessario un maggiore impegno, una presa di coscienza collettiva in consiglio regionale per affrontare seriamente il problema, piuttosto che limitarsi a narrazioni digitali per i follower.

La situazione attuale rappresenta una minaccia micidiale non solo per il turismo, ma anche per l’agricoltura, settore economico vitale per le piccole e medie imprese calabresi. Il rischio è di vedere andare letteralmente in fumo il nostro prezioso patrimonio boschivo, con gravi conseguenze per il futuro della regione.