Mar. Lug 16th, 2024

Al Marulla lo spettacolo c’è solo sugli spalti. Allo Scida finisce 3-0 per i liguri, pitagorici contestati dai tifosi

Continua dopo la pubblicità...


futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Non poteva che iniziare con il ricordo di Gigi Marulla, Cosenza-Salernitana. Dalla Tribuna B che ospita una parte del tifo cosentino l’icona del bomber di Stilo copre i supporter. «Per me non era una partita di calcio», è scritto sullo striscione, che continua: «Scendevo in campo con la maglia del Cosenza era una missione, difendere la città e difendere i colori». È ancora vivo il ricordo di quel 26 giugno del 1991 quando Marulla involato nei minuti di recupero sentenziava la retrocessione della Salernitana in serie C e la permanenza in serie B dei calabresi in uno spareggio che diede vita ad una delle rivalità più accese nel calcio del sud Italia. E lo ricorda in modo esplicito la curva sud “Donato Bergamini” quando prima del fischio d’inizio srotola il telone con sopra stampata la formazione di quella stagione ed in grande la foto di Marulla. Tra Cosenza e Salernitana, il match di serie B che chiude il girone di andata dei lupi, finisce zero a zero. Reti inviolate ma tifo scatenato dei 12mila presenti allo stadio che hanno ritrovato i rivali di sempre presenti in quasi 1000 nel settore ospiti. Ritmi di partita contratti e dettati da un clima gelido. Il manto erboso ancora lontano dalla perfezione e reduce dalle piogge dei scorsi giorni ha contribuito ad un copione tutt’altro che spettacolare.
La seconda in panca di Angelo Gregucci si gioca nel freddo pungente di Cosenza. La sua Salernitana dopo la vittoria al 91esimo contro il Foggia arriva in Calabria con lo stesso assetto e di fronte trova il collaudato modulo di Piero Braglia reduce dai tre punti contro i lagunari. Le chiavi del centro campo sono affidate a Palmiero, dall’altro lato Di Tacchio ha il compito di fermarlo. Primi minuti di studio, poi i primi tiri nello specchio della porta: quello di Palmiero e poi quello di Tutino, entrambi deboli e bloccati da Micat. Gli ospiti si affidano al duo Jalow e Jean Daniel che provano ad insidiare la linea difensiva guidata da Dermaku con delle azioni verticali in profondità sfruttando la forza fisica di Duric. L’occasione per rompere l’inerzia dell’incontro capita sui piedi di Tutino che scatta tra le maglie bianche degli ospiti e arrivato al limite dell’area piccola prova un tiro a giro che finisce alla destra del portiere. Primo sussulto convinto degli oltre 10mila assiepati tra i gradoni del San Vito Marulla. Non cambiano nulla i due tecnici al rientro in campo, ma il match è animato da un rigore recriminato dai padroni di casa per un fallo di mano su tiro di Tutino. Perina ci mette il corpo per evitare che Djuric portasse in vantaggio la Salernitana, il bomber involato in area ha impattato però con l’estremo difensore che ha evitato il peggio. Cambi in corsa dei due tecnici che non cambiano l’inerzia del match. Baclet è anonimo come Maniero. Garritano fa il compitino subentrato a Mungo tra i migliori per il Cosenza. Jalow ha la palla goal servito da Rosina (subentrato nella ripresa). Perina è battuto ma la palla va fuori. Il Cosenza si butta a capo fitto in attacco ma il risultato sperato non viene raggiunto, neanche al termine dell’incontro quando Baclet incorna di testa una palla crossata da Corsi involato in contropiede.

CROTONE-SPEZIA 0-3 Il Crotone non esce dal tunnel della crisi, anzi sprofonda. L’undici di Oddo é stato sconfitto per 3-0 dallo Spezia e la gara si é presentata subito difficile per il Crotone, di fronte ad una tifoseria predisposta negativamente nei confronti della squadra per un rendimento nel campionato cadetto insoddisfacente, dopo la retrocessione dalla serie A. Oddo ha provato la carta delle due punte schierando Budimir e Simy, ma la mossa non ha sortito gli effetti sperati. I liguri sono passati in vantaggio al 12′ pt, al primo affondo: De Francesco é stato abile ad accentrarsi e a battere Cordaz. La reazione del Crotone dopo lo svantaggio si è rivelata del tutto inefficace. Il gioco dei calabresi è apparso confuso e lo Spezia ha controllato la partita senza affanni. Nella ripresa il Crotone ci ha messo buona volontà, ma non ha mai creato pericoli agli avversari, che hanno continuato ad attaccare. Cordaz ha salvato la propria porta su un tiro a botta sicura di De Francesco, poi é stato determinante respingendo un tiro di Pierini. Al 25′ st lo Spezia ha raddoppiato ancora con Pierini. Al 44′ il sigillo finale dello Spezia ancora con Pierini a conclusione di un’azione di contropiede. A fine partita i tifosi del Crotone hanno contestato a lungo la squadra.

Print Friendly, PDF & Email