L’iter della proclamazione dei singoli consiglieri regionali è già iniziato ma Roberto Occhiuto, eletto con oltre 200mila voti di scarto rispetto al “miglior perdente”, dovrà aspettare ancora. È il paradosso tutto calabrese che si prospetta a quasi un mese dalle elezioni regionali del 3-4 ottobre. L’ampio mandato con cui i calabresi hanno eletto il nuovo presidente non è insomma sufficiente per assolvere tutti i passaggi e gli adempimenti tecnici per i quali, evidentemente, manca ancora qualche dato e qualche documento alla Corte d’Appello di Catanzaro, che è l’organo deputato alla proclamazione del vincente e del candidato arrivato secondo. Le proclamazioni dei consiglieri spettano invece ai tre Tribunali (Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria) che costituiscono il riferimento territoriale dei tre collegi elettorali (Nord, Centro e Sud).
Continua dopo la pubblicità...
Si parte con i consiglieri
Secondo quanto si apprende nella giornata di martedì questi Tribunali hanno inviato a Catanzaro i documenti riguardanti i consiglieri che, dopo essere stati vagliati in Corte d’Appello, sono stati rimandati ai tre palazzi di giustizia che ora procederanno alle proclamazioni. Si comincia con quelli eletti con il quoziente pieno – l’iter è già partito a Reggio – e poi si passerà a quelli coi resti, mentre la composizione del consiglio regionale dovrebbe essere confermata rispetto a quanto anticipato dal Viminale su Eligendo. Nessuno dei cambiamenti prospettati, dunque, pare per ora possa concretizzarsi e sarà dunque il Tar a vagliare eventuali ricorsi. Restano le perplessità sul fatto che non sia ancora completato l’iter che riguarda la proclamazione di Occhiuto, costretto ad aspettare più di quanto non abbiano dovuto fare i suoi predecessori.
CALABRIA 7