In un mondo invaso dalle catene di abbigliamento low-cost, che producono capi in serie con il solo obiettivo di alimentare nei clienti l’esigenza di acquistare l’ultima novità, si è fatta spazio una realtà tutta Made in Calabria che mira a restituire all’alta moda il suo giusto valore.
Continua....
L’incontro “Paesaggi da indossare – L’esperienza calabrese con la seta e la ginestra”, organizzato da Donne in Campo Calabria, l’associazione femminile di Cia-Agricoltori Italiani, nasce proprio con lo scopo di dimostrare che una moda di qualità, calabrese ed ecosostenibile è possibile e non può che essere un giovamento per il territorio, l’economia e soprattutto l’ambiente.
L’industria tessile, infatti, è la seconda più inquinante al mondo: le catene di fast-fashion impiegano grandi quantità di acqua e fanno un uso smodato di pesticidi, ma non sono solo questi i disastri ambientali di cui si macchiano i capi che indossiamo ogni giorno: tra i tessuti prediletti dal fast-fashion c’è il cotone che, di per sé, è biodegradabile e potrebbe essere considerato un tessuto del tutto green. Purtroppo, però, la necessità di produrre capi in serie ha fatto sì che le coltivazioni intensive di cotone gravassero enormemente sui bacini idrici dei paesi in via di sviluppo, provocando rischi di siccità, disboscamenti e distruggendo la biodiversità presente nel luogo.
Le Donne in Campo sottolineano: “Considerato che il consumo mondiale di indumenti è destinato a crescere di oltre il 60% entro il 2030, è evidente quanto siano enormi le potenzialità di una filiera del tessile ecologicamente orientata, fino a rappresentare il 15-20% del fatturato del settore in Italia (4,2 miliardi).
L’agricoltura mostra quindi di essere in prima linea in questo processo di cambiamento, con le donne promotrici di un nuovo modo di vivere la moda nel rispetto del Pianeta. Donne in campo si augura che anche il Piano di sviluppo rurale della Calabria si faccia carico del progetto individuando opportuni percorsi di investimento e di filiera”.
L’idea di Donne in campo, quindi, è quella di presentare l’altra faccia della moda, quella in cui agricoltura, qualità e rispetto dell’ambiente si incontrano in un matrimonio perfetto, che ha come risultato capi splendidi che incontrano le esigenze dei consumatori e, al tempo stesso, tutelano la natura.
Durante l’incontro di presentazione del progetto, previsto per il 15 dicembre a Lamezia Terme, sarà possibile avere un assaggio degli abiti e dei prodotti realizzati con stoffe bio e colorati con tinte naturali che profumano di quella Calabria buona che ha a cuore la sua rinascita.
Maria Antonietta Reale | redazione@telemia.it