Nel corso della decorsa nottata, i Carabinieri del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Petilia Policastro hanno tratto in arresto Curto Antonio cl. 72 e suo figlio Curto Giuseppe cl. 93, entrambi petilini.
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In particolare, i militari, insospettiti, nei giorni scorsi, dai movimenti dei due, hanno messo in atto un servizio di pedinamento e di osservazione che, nella giornata di ieri, li ha portati nei pressi di un fondo agricolo, poi risultato essere di proprietà degli arrestati. Appostatisi nelle campagne adiacenti, hanno sorpreso padre e figlio mentre innaffiavano una piantagione di marijuana, composta da circa 100 piante, dell’altezza di circa 40/45 cm. Nella tarda serata, quindi, i militari bloccavano i due ed effettuavano un’accurata perquisizione all’interno di un fabbricato insistente sulla loro proprietà che fungeva, di fatto, da ricovero attrezzi. Fatto sta che, in un intercapedine del manufatto, i militari avevano modo di rinvenire, tra i vari attrezzi da campagna, anche delle armi, oltre che del munizionamento sia cal. 9 che 7,65, delle quali i due non riuscivano a fornire alcuna giustificazione.
Da accurati accertamenti, si appurava che la pistola ed il fucile rinvenuti erano stati acquistati inizialmente come armi ad aria compressa, ma che poi, dopo essere state modificate, erano diventate a tutti gli effetti delle armi da sparo, capaci di utilizzare il munizionamento cal. 9 rinvenuto nell’intercapedine dell’immobile insieme alle armi.
Allarmante la capacità dei soggetti di creare da un giocattolo una vera e propria arma da fuoco.
I due arrestati, su disposizione del PM di turno, Dott.ssa Di Vittorio, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Crotone, in attesa che venga celebrata l’udienza di convalida dell’arresto. I due risponderanno di coltivazione di stupefacente e detenzione illegale di armi clandestine e munizionamento.
Petilia Policastro, 07.07.2016