Mar. Ago 13th, 2024

Alcune nostre riflessioni a proposito della lettera di Alessandro Ruggiero,

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Vice Sovr. della Polizia Municipale di Marina di Gioiosa Ionica, apparsa su Telemia.

Noi dell’associazione “OSSERVATORIO DEMOCRATICO PER MARINA DI GIOIOSA IONICA” abbiamo collettivamente preso atto, così come pubblicata su Telemia, della lettera di Alessandro Ruggiero, Vice Sovr. della Polizia Municipale di Marina di Gioiosa Ionica.

Premettiamo che la nostra associazione è da brevissimo tempo costituita con suo statuto e atto costitutivo depositati presso l’Agenzia delle Entrate. L’associazione è senza scopi di lucro, laica e apartitica; quindi non si schiererà mai con alcuna lista politica, e come associazione non candiderà mai propri iscritti in qualsivoglia lista elettorale.

Sue finalità principali sono quelle di promuovere lo sviluppo culturale, sociale, economico di Marina di Gioiosa Ionica e di denunciare e contrastare ogni forma di degrado, di sopruso, di abuso, di intimidazione.

L’associazione, coerentemente alle sue finalità costitutive, è aperta al dialogo e alla collaborazione con le istituzioni democratiche preposte al buon funzionamento del territorio e con tutti i cittadini e loro associazioni che si propongono il bene comune.

E ora vogliamo esporre le nostre riflessioni sulla suddetta lettera.

1.         Noi dell’associazione qui esprimiamo la nostra attiva solidarietà al Vice sovrintendente della nostra Polizia Municipale. In sana democrazia non deve essere tollerato, anzi deve essere severamente perseguito e sanzionato qualsiasi atto di intimidazione verso chicchessia diretto.

2.         E’ cosa manifesta a tutti il costume di desultorietà od occasionalità da parte di istituzioni  e loro operatori quando trattasi di prendere atto e di perseguire azioni e comportamenti contro leggi e regolamenti o lesivi della democratica e civile convivenza. Questo vecchio, consuetudinario andazzo, può prestarsi a discriminazioni, abusi, indebite pressioni o ricatti. Inoltre quegli operatori che nelle istituzioni compiono ogni giorno con maggior diligenza il loro dovere nel far osservare leggi e regolamenti, a causa del menzionato andazzo, vengono a trovarsi ingiustamente sovraesposti nei confronti degli immancabili prepotenti e facinorosi. In questo andazzo lassista è da aspettarsi che ci siano cittadini, quando personalmente toccati, che si percepiscano come arbitrariamente discriminati. Il facinoroso poi, in questo contesto lassista e aleatorio, si sente ancor più giustificato nel ricorrere a gestii vendicativi, criminali. Una indefessa, corretta, e democratica gestione nel far rispettare leggi e regolamenti da parte di tutti i vari operatori istituzionali sul territorio, forse non eliminerà totalmente ogni azione di ritorsione criminale, ma certamente contribuirà a diffondere più rispetto verso le istituzioni e un più diffuso sostegno da parte dei cittadini.

3.         Il finale del testo della pubblica lettera, si diffonde nel ringraziare le numerose attestazioni di vicinanza e solidarietà, compresa quella dei propri colleghi di lavoro. Risalta però l’immagine di una comunità cittadina totalmente assente nel manifestare vicinanza e solidarietà. Ma la realtà è che non sono venuti meno dei  cittadini  che si sono tempestivamente attivati e in vari modi, così come si sono pure attivati per l’aggressione fisica subita dalla comandante della polizia municipale Lucy Molinaro da parte del sindaco del paese. Ma d’altra parte ci sembra pur vero, come di fronte alla criminale ritorsione descritta nella lettera, non ci siano state a Marina di Gioiosa Ionica espressioni di solidarietà “in quanto paese nella sua collegialità”. Cittadini di una società democratica non si possono comportare come le pecore di un gregge: mentre queste pascolano, il macellaio si avvicina, ne prende una, e le altre che fanno? Continuano tranquille a brucare l’erba.  E questa è un’altra dirompente consuetudine in qualsiasi società democratica fondata sui valori di solidarietà e legalità. A questo proposito, come associazione non possiamo non evidenziare il tipo di comportamento, in Marina di Gioiosa Ionica, di una secolare, pubblica e popolare  istituzione, cioè la parrocchia cattolica, chiusa nella  gestione di una religiosità magico-sacrale. Ogni sua attività è tesa esclusivamente a fidelizzare il proprio gregge di credenti, una chiesa-istituzione sostanzialmente assente sul piano delle problematiche che incidono sulla vita quotidiana del paese. Per questa parrocchia, lontano è il Concilio Vaticano II, così come il suo messaggio di apertura verso il mondo: “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore.”

4.         Infine vogliamo sottolineare la contraddizione presente nel testo della lettera. Il suo appello “SAPPIATE CHE E’ GIUSTO DENUNCIARE OGNI FATTO CRIMINOSO ED ABBIATE FIDUCIA SIA DELLA  MAGISTRATURA CHE DELLE FORZE DELL’ORDINE E DI POLIZIA  “, stride con la dichiarazione di una  “fortemente turbata serenità” e di “sussulto per ogni rumore”. Tra noi c’è chi nel corso della sua vita pur avendo subito serie di attentati non meno pesanti, rivolgendosi poi correttamente alle istituzioni preposte, ha comunque proseguito a svolgere i suoi impegni di vita, sopportando con un minimo di coraggio le presenze negative del territorio. La democrazia necessita per difendersi, crescere e rafforzarsi anche di un necessario contributo di ognuno di noi di fronte agli attacchi dei suoi nemici.

Marina di Gioiosa Ionica, domenica 14 gennaio 2024.

            L’associazione “OSSERVATORIO DEMOCRATICO PER MARINA DI GIOIOSA IONICA”

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