di Raffaella Silvestro
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I vaccini riducono il rischio di ricoveri e decessi. Ma se l’epidemia va troppo su di giri i problemi rispuntano. Lo vediamo in questi giorni nel Regno Unito . E’ quanto spiega in un’intervista a ” La Repubblica” Alessandro Vespignadi, fisico ed esperto di modelli di propagazione delle epidemie alla Northeastern University di Boston. “La situazione e’ migliorata enormemente con i vaccini”. Oggi in Italia i contagi raddoppiano ogni 7-10 giorni. È verosimile che si arrivi a decine di migliaia di casi al giorno come in Inghilterra, anche se le variabili sono troppe per fare stime precise. Può darsi che le vacanze aiutino a rallentare la galoppata. Ma se il virus avrà ancora un forte abbrivio a settembre rischiamo di veder salire molto i numeri. I vaccini riducono ricoveri e decessi di 5-10 volte. Ma solo fra i vaccinati. E la proporzionalità rispetto ai contagi resta. Con un fattore ridotto, ma resta. Grazie ai vaccini oggi possiamo sopportare più casi, ma non possiamo sopportare tutto. Un numero eccessivo di contagi può far tornare gli ospedali in difficoltà. È lo scenario che si deve evitare, lo sappiamo dall’inizio della pandemia. Gli inglesi si sono dati come soglia un centinaio di migliaia di casi al giorno, ma cominciano ad avere problemi già adesso, e ne sono distanti. Sono numeri che sembrano enormi, ma se i casi continuano a raddoppiare ogni 7-10 giorni, c’è da stare attenti» con l’ auspicio che le cose andranno sempre meglio, ad oggi dati difficili da interpretare, la costante possibilità di una variante che ci sorprenda. C’è ancora tanto bisogno di attenzione».