Mar. Lug 16th, 2024

Filippone: «Raggiungeremo quota ventimila»Mettere in atto le iniziative necessarie a tutelare il diritto alla Salute

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Spostata a domenica la chiusura della petizione per la difesa dell’ospedale di Locri e per la tutela del diritto alla salute dei cittadini battezzata “Io non ci sto e firmo”. Lo slittamento – ha spiegato ieri mattina l’ideatrice Bruna Filippone – è stato determinato dalle numerose richieste provenienti da vari comuni della Locride, per consentire ai cittadini che l’hanno richiesto di poter sottoscrivere la petizione».

Bruna Filippone e il marito Ilario Capocasale hanno comunicato che sabato scorso, data originaria di conclusione della raccolta, le firme raccolte erano già oltre 18 mila.

Come si ricorderà lo scorso 21 ottobre all’interno della palestra di Locri “Free Time” due titolari avevano dato il via alla petizione, rivolta al prefetto di Reggio Calabria nella qualità di rappresentante territoriale del Governo, con la quale è chiesto «di mettere in atto tutte le iniziative necessarie ad assicurare e tutelare il diritto fondamentale alla Salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana anche nella Locride».

Con questo obiettivo, i sottoscrittori della petizione, per quanto riguarda l’ospedale civile di Locri, chiedono «il ripristino dei reparti chiusi e il potenziamento di tutti quelli in crisi, nonché l’attivazione concreta delle procedure per l’assunzione dei medici, paramedici, infermieri e operatori socio-sanitari prevista dalla legge; e anche la nomina dei primari a capo di ogni singolo reparto; l’adeguamento delle strutture ospedaliere e territoriali; e infine «ogni ulteriore ed auspicabile provvedimento finalizzato a scongiurare la chiusura dell’ospedale attraverso la quale verrebbe negato definitivamente il diritto fondamentale alla salute nel nostro territorio».

L’interessante iniziativa, fatta partire lo scorso 21 ottobre, doveva concludersi lo scorso sabato, 16 novembre. Invece, con grande sorpresa dei promotori, la raccolta delle firme dovrà necessariamente continuare per un’altra settimana e concluderà domenica prossima.

«Siamo stati convinti a continuare a raccogliere le firme anche per questa settimana – ha evidenziato con un certa soddisfazione Bruna Filippone – dalle numerose richieste che ci sono giunte dagli altri comuni, da parte di cittadini che, per motivi diversi, non hanno potuto sottoscrivere la petizione, e che invece intendono contribuire alla raccolta di firme. Già sabato scorso – ha detto ancora la signora Filippone – eravamo vicini alle 20 mila firme, adesso credo che quella cifra verrà nettamente superata».

Bruna Filipone ha annunciato che nella prossima settimana, «una volta chiusa la petizione ed effettuato il conteggio delle firme raccolte, ci recheremo in prefettura a Reggio Calabria, dove speriamo di essere ricevuti, per consegnare tutti i modelli sottoscritti e avviare una nuova fase di iniziative che giudicheremo più opportune per pretendere una sanità degna di questo nome anche a Locri e nella Locride».

(fonte gazzetta del sud)

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