Ne funzionava fino a ieri solo uno, ed era utilizzato per ogni tipo di trasporto
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Gli ascensori dell’ospedale di Locri, nonostante i recenti interventi manutentivi, continuano a funzionare a singhiozzo. A creare grandi disagi a pazienti e visitatori continuano ad essere gli ascensori del lato nord del nosocomio, che ospita i reparti di Cardiologia, Medicina, Neurologia, Angiologia, Psichiatria e Dermatologia. I pazienti allettati non possono essere spostati per effettuare visite, e si prevedono difficoltà anche per il servizio mensa per i ricoverati. Mentre i familiari dei pazienti di Cardiologia e Medicina, ubicati rispettivamente al 5° e 4° piano, devono sorbirsi altrettanti piani di scale a piedi.
Ieri mattina l’unico ascensore dei tre che, seppure a fasi alterne, ancora funzionava si è definitivamente fermato, lasciando a terra un paziente che doveva essere ricoverato in Utic oltre ai visitatori che dovevano salire al 5° piano. E sì perché quando l’ascensore funziona trasporta tutti, dai pazienti ai visitatori, dai carrelli con biancheria sporca, rifiuti e spazzatura al vitto per i degenti. Uno scenario, insomma, da terzo mondo.
I medici e gli operatori sanitari hanno più volte lamentato queste gravi situazioni che li costringono ad operare in un contesto di croniche disfunzioni, che giorno dipo giorno li spinge a doversi augurare che non si presentino casi di vita o di morte, in cui il fattore tempo è prioritario. Anche perché «non è questo il primo caso – assicurano – di un ascensore dell’ala nord che si ferma con passeggeri a bordo.
Il segretario della Uil, Nicola Simone, ricorda il caso della caposala di Cardiologia rimasta chiusa dentro l’ascensore precipitato dal quinto piano. Simone si chiede «se la manutenzione venga effettuata regolarmente e a quanto ammonti il costo annuo. Se la manutenzione è effettuata a norma di legge – scrive il sindacalista – questi continui stop and go forse non si verificherebbero con tale frequenza».
p.l. – gazzetta del sud