Mar. Lug 16th, 2024
In via di ultimazione l’adeguamento dei locali
Con la ristrutturazione della cosiddetta “Greca” forse si riuscirà a riunire tre importanti servizi diagnostici

Presso l’ ospedale spoke a fine ottobre potrebbe essere funzionante la Risonanza magnetica. È, infatti, in fase di completamento l’iter mirante a dotare il presidio dell’importante apparecchio diagnostico.

L’interrogativo che si respira in ospedale è quello riguardante la carenza di medici specialisti del settore. Una volta sciolto il nodo, dal direttore sanitario aziendale Antonino Bray, inerente il luogo ove verrà installata la Risonanza magnetica acquistata già nel 2016, veniva dato l’ok ai tecnici della General Electric di effettuare la progettazione relativa all’installazione dell’apparecchiatura. E questo anche perché il direttore Bray superava le difficoltà emerse a seguito della definizione di “inappropriato ” del luogo scelto (i locali ubicati a fianco del bar del nosocomio). A questo punto l’iter inerente l’installazione è andato via via accelerando tant’è che oggi i lavori edilizi per la predisposizione dei locali sono in una fase avanzatissima: gòi ambienti non solo sono adeguati ma anche ampi e adeguatamente “schermati” per i campi magnetici, e dotato di camere di sicurezza per i pazienti. Questi lavori sarebbero in fase di ultimazione tanto da far presupporre che, dopo quattro anni dal suo acquisto, entro il prossimo ottobre la Risonanza magnetica del nosocomio locrese potrà finalmente essere attivata.

A rafforzare questa ipotesi è anche la circostanza che ieri sull’albo pretorio dell’Azienda sono state pubblicate tre deliberazioni inerenti i cosiddetti “lavori accessori” ad iniziare dalla realizzazione della “gabbia di Faraday”. La spesa complessiva (costo dell’apparecchio 350mila euro), comprese quelle inerenti i lavori edilizi e quelli internistici, si aggira tra i 500 e i 600mila euro.

Verosimilmente con l’avvio dei lavori inerenti la ristrutturazione della cosiddetta “Greca” che prevedono, tra l’altro, anche lo spostamento del Pronto Soccorso, il luogo ove verrà installata la Risonanza magnetica, secondo i tecnici, riuscirà a garantire non solo adeguati ed ampi spazi, ma potrebbe anche consentire di tenere raggruppati i tre servizi di Tac, Mammografia e Risonanza e anche gli operatori sanitari che devono utilizzare le fondamentali apparecchiature diagnostiche. I dirigenti medici del nosocomio locrese, pur esternando una certa soddisfazione per l’imminente attivazione della Risonanza magnetica si domandano “chi sarà in grado di farla funzionare?”. Infatti la Radiologia di Locri è fortemente carente di dirigenti medici (in servizio due soli radiologi, uno dei quali con limitazioni), né sono state effettuate assunzioni di medici specialisti del settore, così come non risulta che siano stati fatti speciali corsi di riqualificazione professionale per rendere idonei alla lettura delle Risonanze quei pochi in servizio a Locri.

FONTE GAZZETTA DEL SUD

 

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