Gio. Nov 21st, 2024

Riceviamo e pubblichiamo la lettera congiunta inviata dal comitato “Difendiamo l’Ospedale”  e dal Comitato “Casa della Salute” Siderno al Commissario Straordinario dell’ASP di Reggio Calabria  Lucia Di Furia. I presidenti dei due comitati si fanno portavoce delle problematiche dell’unica struttura ospedaliera del territorio che nel corso degli anni è andata incontro ad una progressiva spoliazione.

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Come Comitati civici “Difendiamo l’ Ospedale” Locri e “Casa della Salute” Siderno, da anni partecipiamo attivamente ad iniziative per sollecitare il miglioramento dell’unica struttura ospedaliera del nostro territorio, sulla carta definito ospedale “spoke”, ma che, come Lei ben sa, presenta tante criticità. Nel corso degli anni abbiamo vissuto il depotenziamento di questa struttura, in un contesto di assenza dei servizi territoriali alternativi, ed è facile rendersi conto del fatto che sono molti i servizi che, oggi, a fatica si riesce a garantire. Alcuni problemi, come quello gravissimo dell’edilizia sanitaria, sono emblematici dello stato di abbandono in cui è stato lasciato questo territorio, ma vorremmo con questo sintetico documento, rappresentarle solo alcuni problemi che, a nostro giudizio, potrebbero trovare rapida soluzione e consentire, così, una migliore risposta ai bisogni dei cittadini.

SERVIZIO DI ELETTROENCEFALOGRAFIA
Da anni, dopo il pensionamento dell’unico tecnico rimasto in servizio, non c’è più la possibilità di eseguire un esame elettroencefalografico, accertamento di assoluta importanza diagnostica per tutte le problematiche di tipo neurologico, sia in età adulta sia in età pediatrica. In particolare, l’utenza pediatrica, costituita spesso da bambini e ragazzi con disabilità, non ha dove potersi rivolgere ed è costretta anche a recarsi, per questo esame, anche fuori regione.
Qualche mese addietro, grazie alla determinazione di un genitore e all’interessamento diretto del Governatore/ Commissario, è stato possibile reperire un tecnico che ha eseguito l’ esame. Dopo di che, la situazione è tornata come prima. Ci domandiamo, con grande amarezza, perché bisogna arrivare a questo.
Inoltre, l’esame elettroencefalografico è indispensabile per l’accertamento di morte cerebrale, con la possibilità di poter procedere eventualmente all’espianto di organi. Tutto questo prima era garantito, oggi non lo è più.

SERVIZIO DI TELECONSULTO
Sino a qualche anno addietro, per problematiche critiche, soprattutto di neurochirurgia e di chirurgia toracica, era possibile inviare le immagini degli accertamenti diagnostici radiologici dei pazienti presso il GOM di Reggio Calabria ed avere in tempi brevi un consulto specialistico. Detto servizio non è più attivo e questo ci sembra un problema molto importante che potrebbe essere facilmente ripristinato.

SERVIZIO DI ELETTROSTIMOLAZIONE CARDIACA
A breve andrà in pensione l’ unico cardiologo in servizio presso la Cardiologia dell’ Ospedale che gestisce il servizio di elettrostimolazione cardiaca. Si tratta di un servizio di fondamentale importanza sia perché in alcune situazioni critiche , con l’impianto in urgenza di pacemaker provvisorio, questa procedura può consentire di salvare una vita, ma sono anche tantissimi i pazienti che vengono impiantati in maniera definitiva per varie problematiche cardiologiche e che necessitano di periodici controlli. Cosa succederà a breve? E’ stata trovata una soluzione che possa impedire la chiusura del servizio ? Ce lo domandiamo con tantissima preoccupazione.

CARENZA DI PERSONALE
Ci domandiamo che fine abbia fatto la manifestazione d’interesse regionale per gli specializzandi dello scorso agosto, alla quale hanno risposto, così come riportato dalla stampa, ben 370 medici in formazione. In altre regioni questa procedura ha portato a stipulare accordi con le Università ed è stato così possibile assumere, come stabilito dal Decreto Calabria (sic !) più di mille specializzandi a tempo determinato (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna) . Possibile che in Calabria tutto questo non si possa fare ?
Come sono stati rimossi i numerosi ostacoli per l’assunzione dei medici cubani, perché non si procede anche in questa direzione per dare una risposta strutturata alla problematica ? Siamo consapevoli che si tratta di un problema che dovrebbe risolvere il Commissario ad acta, ma ci domandiamo perché, con tanti ragazzi calabresi che avrebbero voglia di completare la loro formazione universitaria nei nostri Ospedali e con la grave carenza di personale, non si cerca di superare anche questi ostacoli burocratici ? Inoltre, perché l’ Azienda non procede a bandire i concorsi in tutte le branche specialistiche previsti dal piano delle assunzioni, dando così la possibilità ai medici calabresi che lavorano fuori sede di poter rientrare tramite la mobilità volontaria ? Per alcune branche è stato fatto, ma perché non farlo per tutte ?

ATTREZZATURE OBSOLETE
Sono ormai tantissimi i reparti ospedalieri, tra cui soprattutto quelli che assistono pazienti molto critici, come ad esempio la Rianimazione, dove le attrezzature sono ormai obsolete e, con i fondi disponibili, ci sarebbe l’urgenza di provvedere alla loro sostituzione.
Anche a livello Distrettuale ci risulta che gli specialisti ambulatoriali che lavorano nel Distretto Jonico non hanno strumentazione adeguata per poter eseguire anche un minimo di accertamenti diagnostici.
Ci domandiamo come sia possibile lasciare questi operatori senza strumentazione, non consentendo così a livello territoriale l’esecuzione di alcuni esami diagnostici e terapeutici.
L’Oculista , andato in pensione nel 2022, non è stato sostituito. Un Cardiologo il prossimo mese andrà in pensione.

SPORTELLO OSPEDALIERO PRENOTAZIONE CUP E PAGAMENTO TICKET
Tra le disfunzioni più ricorrenti di tipo amministrativo, per la mancanza spesso di personale dedicato allo sportello, non c’è la possibilità per i cittadini di poter accedere alla prenotazione di visite ambulatoriali tramite CUP o di poter effettuare il pagamento del ticket per le prestazioni da effettuare. Inoltre, molti cittadini si lamentano del fatto che il pagamento del tictek allo sportello non può essere effettuato in modo telematico attraverso il POS, come previsto dalle disposizioni di legge vigenti.

ACCESSO VISITATORI REPARTI DI CURA
Le segnalazioni della difficoltà di accedere ai vari reparti di degenza dell’ Ospedale di Locri per fare vista ai propri cari, considerato anche il progressivo miglioramento del dato epidemiologico dell’emergenza Covid, ci spinge a sollecitare un aggiornamento del protocollo di accesso per familiari e visitatori. Se all’inizio della pandemia la scelta di isolare i pazienti era ampiamente condivisa e motivata, oggi norme così restrittive non sono più giustificate né giustificabili e, soprattutto, non in linea con i recenti aggiornamenti normativi ministeriali riguardanti l’accesso in sicurezza nelle strutture ospedaliere e territoriali.

VOLONTARI AVO
Nel corso di un incontro con i cittadini, siamo venuti a sapere che i Volontari AVO, che prima della pandemia presenti in Ospedale, da circa due anni non hanno più avuto l’autorizzazione ad accedere in Ospedale per dare un supporto assistenziale. Questi volontari, presenti in tutti gli Ospedali italiani, proprio in un momento di grave carenza di personale, potrebbero essere una importante risorsa. Perché non è possibile regolamentarne l’accesso ?

PEDIATRIA
Attualmente il servizio è garantito da 3 pediatri Locri e 2 a Polistena, costretti a turni massacranti anche di 12 ore.
E’ urgente trovare una soluzione per integrare il servizio con altri pediatri, non più supportato con la chiamata dei dottori “gettonisti”.

MAMMOGRAFIA
Si richiede anche che venga reso funzionale il servizio. E’ necessario un ulteriore radiologo, attualmente nell’Ospedale sono presenti due ed eventuale acquisto di un nuovo mammografo, nel caso fosse obsoleto.

COLON RETTO
Perchè lo screening coinvolga un maggior numero di persone, pensiamo debba passare attraverso i dottori MMG, sia informando la fascia interessata ed eventualmente prenotandoli presso l’Ospedale.

Siamo consapevoli del fatto che, nel contesto attuale, il Suo lavoro sia complesso e difficile, ma siamo anche convinti che attraverso il dialogo con i cittadini sia possibile trovare più facilmente soluzioni utili al miglioramento dell’assistenza.
Certi dell’attenzione che vorrà riservare a questo documento, cogliamo l’occasione per inviarLe cordiali saluti