Mer. Lug 17th, 2024

Una squallida vicenda quella della Cardiologia/Utic che risale al lontano 2016, anno in cui il Direttore della SOC ha firmato la propria “condanna a morte” per aver osato revocare la nomina fiduciaria in qualità di “coordinatore referente” ad una infermiera dell’Utic  appartenente al medesimo sindacato che attraverso i suoi dirigenti ha messo in atto un violento attacco iniziando a pubblicare e inoltrare ai vertici aziendali una serie di documenti in cui il Primario viene accusato in maniera generica di vessazioni, atti persecutori con turni massacranti articolati come punizione nei confronti di alcuni dipendenti dell’Utic omettendo in malafede di dire che la turnazione è divenuta più stressante proprio perché la quasi totalità degli infermieri dell’Utic risulta spesso in malattia(???) e strana coincidenza, tutti ammalati o  infortunati nello stesso periodo, condizione questa che ha costretto il Direttore della SOC a chiedere la riduzione dei posti letto in accordo con la Direzione Sanitaria del P.O. di Locri.

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Affermazioni calunniose e denigratorie tutte prontamente denunciate all’autorità giudiziaria da parte del Direttore della Soc di Cardiologia /Utic il quale è stato vittima di numerosi episodi disdicevoli alcuni dei quali  sono stati segnalati anche alla Direzione Strategica dell’Asp e alla Direzione Sanitaria del P.O. di Locri: atti di ammutinamento attuati da una parte di personale infermieristico; scritte ingiuriose sui muri e nel vano ascensore; rimozione forzata della tabella affissa riportante il suo nome quale Direttore dell’Unità Operativa.

 

E’ grave che nonostante il Direttore della Soc di Cardiologia/Utic abbia inoltrato numerose missive informando gli organismi aziendali preposti delle numerose azioni strumentali da parte di alcune persone ben identificate appartenenti sempre alla medesima sigla sindacale, individuate quali responsabili del conflitto interno e dei disservizi che hanno rischiato di compromettere l’efficienza assistenziale ai pazienti bisognosi di cure,  la Direzione Generale non abbia ottemperato alle reiterate richieste del Direttore di allontanamento dall’Unità Operativa delle persone da lui stesso indicate ( due infermieri e un ausiliario).

Ci chiediamo se per quei Dipendenti individuati dal Primario sia stato adottato da parte del Direttore Generale lo stesso procedimento che è stato messo in atto nei suoi confronti e se non è stato fatto chiediamo quali siano i motivi; è chiaro che siamo di fronte ad un atteggiamento di parte e di vergognoso protezionismo nei confronti dei cosiddetti “intoccabili” verso i quali non è stato ancora adottato alcun provvedimento doveroso e consequenziale.

 

Da chi rappresenta l’Azienda ci saremmo aspettati maggiore correttezza e maggiore responsabilità istituzionale rispetto ad una vicenda che ha del paradossale in quanto, dopo l’ingiusto e proditorio trasferimento ad altra unità operativa di due Dipendenti  senza alcuna valida motivazione, che è servito soltanto a ridurre il già esiguo numero di personale, i conflitti si sono accentuati, a dimostrazione del fatto che non erano loro ad alimentarli, si continuano a lasciare impuniti i VERI responsabili.

 

Se ciò dovesse accadere la FSI USAE metterà in atto azioni di protesta eclatanti volte a denunciare con perentoria fermezza la totale iniquità  e asservimento da parte della Direzione Generale al sindacato in questione che si arroga pure il diritto di stabilire chi può o non può frequentare i locali dell’Unità Operativa.

 

IL REFERENTE AZIENDALE                                                              IL SEGRETARIO TERRITORIALE

   Antonio Taccone                                                                               Emanuela Barbuto

 

 

 

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