Gio. Lug 18th, 2024
Tutto questo, ha rilevato Anelli,

“per avere meno pressione sugli ospedali e meno riduzione delle

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prestazioni”.

“Bisogna ragionare non sui numeri ma sull’andamento della

pandemia. Sta aumentando la pressione sugli ospedali: qualsiasi

persona ricoverata, sia perché affetta da Covid, sia per altri

motivi ma positiva – ha sottolineato il presidente della

Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) –

richiede assistenza adeguata. Tutto questo non ha bisogno di

sconti, di espedienti per ridurre i numeri sulla carta ma di

interventi”. I reparti “sono riconvertiti in reparti Covid, gli

anestesisti vengono spostati nelle terapie intensive: ciò si

ripercuote su chi doveva fare un intervento, o curare uno

scompenso cardiaco. In questo modo – avverte – viene compromessa

l’assistenza a tutti gli italiani”.

E, in merito alla carenza dell’antibiotico azitromicina, ha

spiegato: “Spero innanzitutto che sia dispensata sempre dietro

ricetta medica. La storia nasce nel marzo 2020, quando non

sapevamo quasi nulla del Covid, ci trovavamo di fronte a

polmoniti sconosciute e si associava alle cure anche

l’azitromicina. Poi sappiamo tutti che gli antibiotici non

funzionano sui virus, sono prescritti per gestire le complicanze

di natura batterica. Bene fa l’Aifa a ribadirne l’inutilità e la

necessità di usarli solo in casi particolari e solo dietro

prescrizione medica”.

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