Giuseppe Sera si é dimesso dalla carica di capogruppo del Pd nel Consiglio della Città metropolitana di Reggio Calabria, Ad annunciarlo, con una nota, lo stesso Sera, indagato per scambio elettorale politico-mafioso nell’inchiesta “Ducale”, condotta dalla Dda reggina, su presunti rapporti tra ‘ndrangheta e politica, che lo scorso 11 giugno ha portato all’esecuzione di 14 misure cautelari.
Secondo l’ipotesi accusatoria che gli viene contestata, Sera sarebbe stato stato sostenuto dalla cosca di ‘ndrangheta degli Araniti in occasione delle elezioni amministrative del 2020. Per l’esponente del Pd la Dda aveva chiesto l’arresto, ma il Gip distrettuale aveva rigettato la richiesta. Decisione contro cui pende davanti al Tribunale del riesame un ricorso presentato dalla stessa Dda.
“A seguito delle notizie apprese esclusivamente dagli organi di stampa del mio coinvolgimento in una vicenda giudiziaria – afferma Sera nella nota – mi corre l’obbligo, dettato dal mio senso di responsabilità e per evitare becere strumentalizzazioni politiche, ancora in atto, di dimettermi dalla carica di Capogruppo del Pd in seno al Consiglio metropolitano di Reggio Calabria. Ringrazio i consiglieri per la fiducia espressa nei miei confronti. Permane in me la piena e massima fiducia nella magistratura. Sono certo che al termine della vicenda in corso verrà certificata la trasparenza e l’onestà della mia azione politica. Il mio vissuto e la mia storia personale e politica dimostrano la più totale estraneità a qualunque vicinanza alla criminalità organizzata ed a qualunque forma di illegalità. Il mio impegno politico non può tollerare alcuna ombra”.
“Per questo – conclude Sera – ho deciso di fare un passo indietro allo scopo di impedire ai nostri avversari politici, oggi tifosi dello scioglimento del Consiglio comunale, qualunque strumentalizzazione. Il mio impegno politico proseguirà come prima in Consiglio comunale e nel Pd per affermare la legalità e aiutare la città di Reggio Calabria”
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