Mar. Lug 16th, 2024

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza, coordinata dalla
Procura della Repubblica di Cosenza, ha eseguito un Decreto di sequestro
preventivo, nei confronti di Francesco Muto, alias “il re del pesce”, ritenuto il
Boss dell’omonimo Clan Cetrarese di matrice ‘ndranghetista e ristretto in
regime speciale di cui all’art. 41-bis dell’Ordinamento Penitenziario, avente ad
oggetto una “Jeep Renegade” nuova e di prima immatricolazione, del valore di
euro 26.500.
Il provvedimento, emesso dal Giudice per le indagini preliminari presso il
Tribunale di Cosenza – dr. Piero Santese, su richiesta del capo della Procura
Bruzia – dr. Mario Spagnuolo, è scaturito da un’indagine di Polizia Giudiziaria
effettuata dai Finanzieri cosentini, in materia “Antimafia”: con particolare
riferimento alle disposizioni normative che disciplinano il “monitoraggio” ed il
“controllo” delle “variazioni patrimoniali” dei soggetti destinatari di “Misure di
Prevenzione” e/o “condannati per reati di particolare allarme sociale”.
I soggetti condannati per reati di stampo mafioso e quelli colpiti da misure di
prevenzione, infatti, sono obbligati a comunicare alla Guardia di Finanza, per dieci
anni decorrenti dalla data del provvedimento definitivo (Decreto di Prevenzione
e/o Sentenza di condanna) emesso a loro carico, ed entro trenta giorni dal fatto,
tutte le variazioni nell’entità e nella composizione del patrimonio, di valore non
inferiore all’ammontare di euro 10.329,14. Qualora tale importo dovesse essere
raggiunto a seguito di diversi e separati incrementi, la comunicazione deve essere
effettuata entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello in cui i fatti si sono
verificati.
Il suddetto obbligo costituisce una Misura di Prevenzione di natura patrimoniale,
volta a esercitare un controllo preventivo e costante sui beni dei condannati o
degli indiziati di appartenere ad associazioni di tipo mafioso, anticipato rispetto a
quello svolto con le misure, pure patrimoniali, di carattere preventivo-repressivo
costituite dal sequestro e dalla confisca, al fine di accertare ogni forma di illecito
arricchimento.
Le Fiamme Gialle, attraverso il costante utilizzo delle banche dati ed altre
investigazioni di Polizia Giudiziaria, hanno ricostruito l’intera vicenda della
compravendita dell’autovettura, effettuata presso una concessionaria con sede in
altra regione d’Italia, accertando le violazioni di legge commesse da Franco Muto,
al quale è stato contestato il reato di “Omessa comunicazione di variazione
patrimoniale”.
Il provvedimento cautelare emesso dall’Autorità Giudiziaria è finalizzato alla
“confisca” dell’autovettura, che passerà nel patrimonio dello Stato.
Continua, incessante e costante, l’azione della Guardia di Finanza Calabrese
nella lotta alla criminalità organizzata, a quella comune ed alle illegittime e/o
indebite accumulazioni patrimoniali.

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