Mar. Lug 16th, 2024


Dalle prime ore della mattina i carabinieri del Comando Provinciale di Vibo
Valentia sono impegnati nell’operazione antimafia “Maestrale – Carthago”
coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di CZ, guidata dal
Procuratore Nicola Gratteri, con l’impiego di oltre 600 militari che stanno
eseguendo su tutto il territorio nazionale una misura cautelare nei confronti di
84 soggetti (29 in carcere, 52 ai domiciliari e 3 con obbligo di presentazione alla
P.G.).

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Tra gli arrestati, oltre a figure apicali della ‘Ndrangheta vibonese come Salvatore Morelli (già detenuto) finisce in carcere l’avvocato Francesco Sabatino (già candidato a sindaco di Vibo alle elezioni comunali del 2015). Ai domiciliari l’avvocata Azzurra Pelaggi (già coinvolta nella prima operazione Maestrale); Cesare Pasqua, ex dirigente medico dell’Asp di Vibo e Andrea Niglia, ex sindaco del Comune di Briatico ed ex presidente della Provincia di Vibo. Molti dei nomi coinvolti nel blitz di oggi figuravano anche nell’elenco degli indagati della Maestrale 1 di qualche mese fa.

I nomi

In carcere:

Antonio Giuseppe Accorinti alias “Scimusca” (Zungri, 27.03;1959);
Salvatore Ascone (Limbadi, 11.09.1966);
Francesco Barbieri (Cessaniti, 21.02.1965);
Giuseppe Barbieri (Tropea, 22.04.1992);
Michelangelo Barbieri (Vibo Valentia, 8.10.1993);
Fortunato Bartone (Mileto, 13.12.1973);
Pietro Giuseppe Bellocco (Gioia tauro, 4.8.1983);
Domenico Cicchello (Vibo Valentia, 5.12.1972);
Nicola Fusca (Vibo Valentia, 13.3.1972);
Ottavio Galati (Mileto, 21.01.1968);
Salvatore Galati (Mileto, 25.11.1955);
Domenico Iannello (Vibo Valentia, 29.4.1977);
Luigi Mancuso (Limbadi, 16.3.1954);
Clemente Mazzeo (Vibo Valentia, 10.3.1968);
Michele Silvano Mazzeo (Seregno, 8.2.1971);
Giuseppe Mazzitelli (Tropea, 15.4.1990);
Emanuele Melluso (Tropea, 5.7.1985);
Simone Melluso (Tropea, 5.7.85);
Salvatore Palmieri (Mileto, 19.3.1976);
Pasquale Pititto (Mileto, 31.12.1968);
Salvatore Pititto (Mileto, 2.12.1968);
Domenico Polito (Desio, 20.2.1974);
Antonio Prostamo (Vibo Valentia, 27.3.1989);
Francesco Prostamo (Vibo Valentia, 8.5.1985);
Giuseppe Prostamo alias “Ciopane” (Mileto, 12.4.1985);
Giuseppe Prostamo alias “Giubba” (Vibo Valentia, 3.11.1989);
Nazareno Prostamo (Mileto, 31.5.1961);
Francesco Sabatino 8Polistena, 25.3.1979);
Rocco Tavella (Vibo Valentia, 17.5.1984).

Ai domiciliari: Ambrogio Accorinti; Rocco Anello; Tommaso Anello; Onofrio Barbieri; Francesco Barone; Domenico Bonavota; Filippina Carà; Giuseppe Carà; Piero Castagna; Nazareno Cichello; Domenico Cordì; Raffaele Corigliano (1967); Raffaele Corigliano (2000); Vincenzo Crudo; Giuseppe D’Andrea; Maria Vittoria Enrigo; Angelo Familiari; Antonino Fiorillo; Claudio Fiumara; Massimo Fortuna; Carlo Gioffrè; Antonio Grillo; Antonino La Bella; Rosario La Rocca; Pasquale La Rosa; Giuseppe Mangone; Damiano Marrella; Francesco Massara; Fausto Melluso; Sandro Melluso; Salvatore Morelli; Andrea Niglia; Gregorio Niglia; Cesare Pasqua; Joan azzurra Pelaggi; Maria Rosa Pesce; Gaetano Pochiero; Fortunato Pontoriero; Giusepppe Preiti; Nicola Preiti; Antonio Prenesti; Antonio Domenico Prestia; Antonio Gaetano Prestia; Giuseppe Prostamo; Savatore Prostamo; Ettore Romagnoli; Marco Startari; Antonio Tripodi; Mattia Giovanni Tripodi; Leopoldo Giulio Valente; Giorgio Vurro; Giovanni Zuliani.

 A un indagato in particolare vengono contestati una serie di delitti tra i quali la partecipazione all’associazione mafiosa riconducibile alla cosca Mancuso, reati in materia di armi e stupefacenti, diverse estorsioni per l’accaparramento di fondi agricoli, nonché l’omicidio, in concorso con altri due soggetti (di cui uno deceduto e uno all’epoca dei fatti minorenne) di Maria Chindamo, commesso a seguito del suicidio di Vincenzo Puntoriero (avvenuto l’anno precedente, in data 8 maggio 2015) e per punire la donna per la recente relazione sentimentale dalla stessa istaurata, venuta alla luce con la prima uscita pubblica della coppia appena due giorni prima dell’omicidio, oltre che per l’interesse all’ accaparramento del terreno su cui insiste l’azienda agricola divenuta nel frattempo di proprietà esclusiva della Chindamo e dei figli minori.

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