L’assessore del ramo competente, a seguito di una interrogazione a risposta scritta presentata dall’On. Alessandro Nicolò, dichiara di aver appreso dall’Anas che la realizzazione dello svincolo in questione, pur essendo prevista nel Contratto di Programma – Piano degli Investimenti 2016-20 approvato dal CIPE nell’agosto del 2017, ha visto rimodulata la priorità attribuita in virtù del fatto che, ad oggi, non risulta ancora concluso il ramo della Pedemontana di Gioia Tauro a cui le opere di svincolo dovrebbero collegarsi.
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Il progetto in esame pertanto è stato inserito negli interventi “Programmati” del Contratto di Programma, con appaltabilità entro il 2020.
Dall’analisi della risposta pervenuta emergono ulteriori dettagli in ordine al progetto dello svincolo che, a seguito del parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, è in fase di rimodulazione in quanto si evidenziano problematiche legate all’interazione della infrastruttura con il fiume Mesima, sotto il profilo di una eventuale esondazione dello stesso con conseguente allagamento dello svincolo.
Ancora una volta – afferma l’esponente del partito di Giorgia Meloni – tra ritardi e progetti imperfetti, si affievolisce la speranza per i tanti cittadini appartenenti ai comuni aspromontani del basso Tirreno di vedere realizzato un progetto che, in una logica volta altresì a sostenere lo sviluppo socio-economico dei numerosi paesi interessati, favorirebbe il collegamento rapido dell’alta valle del Mesima con la principale arteria di mobilità della regione.
Non si tratta dunque – conclude l’On. Nicolò – di un’infrastruttura marginale bensì un’opera di fondamentale necessità in un’ottica di interventi sistematici destinati a offrire una migliore integrazione e connessione dei diversi territori della regione.