La versione del pentito Villani sul summit presieduto dal capo dei capi con le cosche reggine dal quale nacque l’accordo tra le due mafie
«Totò Riina venne a Reggio Calabria per dare una spinta per ottenere la pace e far cessare la guerra di mafia. Incontrò i De Stefano e i Piromalli. Si voleva fermare la guerra e prendere accordi per portare la ‘ndrangheta a partecipare alle stragi. Il primo piacere fatto dalla ‘ndrangheta a cosa nostra fu l‘omicidio del giudice Scopelliti. Da lì nacque un accordo fra cosa nostra e alcune parti della ndrangheta, ossia i De Stefano. In questo contesto si inserirono i servizi segreti deviati». È quanto ha appena raccontato il pentito Consolato Villani nel corso del processo “Ndrangheta stragista”.
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