Poco fa è arrivata la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria, Giuseppe Pilato è stato condannato a 20 anni di carcere in appello per aver ucciso la propria moglie Mary Cirillo. La corte lo ha assolto dall’accusa al capo (F) porto e detenzione arma comune da sparo, assoluzione dalla violenza sessuale (capo E) , applicate le attenuanti generiche con giudizio di equivalenza rispetto alle aggravanti ulteriormente contestate. Esclusa aggravante della premeditazione. Tra 90 giorni il deposito della motivazione.
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Siamo sicuri dell’attenzione della Corte di Assise di Appello rispetto ad un caso delicatissimo che non involge solo la questione “femminicidio”, ma soprattutto un delitto consumatosi in costanza di una malattia del Pilato comprovata dagli esiti processuali. Difesa: avv Giuseppe Gervasi, Antonio Mazzone e Marco Tullio Martino.
Giuseppe Mazzaferro | direzione@telemia.it