Mer. Lug 17th, 2024

Ha confessato Giuseppe Mazzaferro, il 38enne arrestato per l’omicidio di
Massimo Lo Prete, ucciso la sera del 13 gennaio scorso a
Gioia Tauro all’interno di un distributore di benzina sulla
statale 18.Omicidio in distributore carburante,
arrestato confessa. Ha detto a inquirenti di sentirsi perseguitato dalla vittima

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Difeso dagli avvocati Guido Contestabile e Nico

D’Ascola, Mazzaferro ha dichiarato ai pm di avere ucciso Lo
Prete perché si sentiva perseguitato dalla vittima.
Ai magistrati ha detto di avere avuto una reazione di impeto
quando quella sera si è accorto che Lo Prete lo stava
pedinando.

A supporto della sua versione ha chiesto agli
investigatori di visionare le telecamere di sorveglianza nei
pressi della sua abitazione e del luogo dove è avvenuto il
delitto in modo da verificare se Lo Prete effettivamente lo
stesse seguendo.

Rispondendo alle domande dei magistrati
della Procura di Palmi, Mazzaferro non ha però saputo
spiegare né le ragioni per le quali ha sparato né il motivo per
il quale la vittima avrebbe dovuto perseguitarlo.
Nessun riferimento è stato fatto dall’arrestato in relazione
ad ambienti di ‘ndrangheta o a questioni di droga.
Il trentottenne, infine, ha indicato ai carabinieri il luogo
dove ha nascosto la pistola utilizzata per uccidere Lo Prete.
L’arma è stata ritrovata nelle campagne tra Drosi e

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