Dom. Set 29th, 2024

Presentato il primo ricorso in appello: la difesa contesta la ricostruzione dei fatti e la premeditazione

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A seguito delle motivazioni delle condanne per l’omicidio di Agostino Ascone, i legali di Giuseppe Trapasso hanno presentato il primo ricorso in appello contro la sentenza di condanna. Trapasso, condannato a 22 anni e sei mesi di reclusione per vari reati, tra cui il concorso in omicidio, ha affidato la sua difesa a una memoria di diciotto pagine redatta dall’avvocato Giovanni De Stefano, che punta a demolire la decisione di primo grado.

Secondo quanto sostenuto dalla difesa, il giovane non era a conoscenza del progetto criminoso di Andrea Figliuzzi, con il quale si trovava il pomeriggio del 27 dicembre, giorno del delitto. La memoria difensiva sottolinea infatti: «Questa circostanza permette di escludere con ragionevole certezza che Trapasso fosse al corrente del piano di Figliuzzi». Secondo la ricostruzione dei fatti accolta in primo grado, il piano sarebbe stato premeditato, con un movente già radicato nella mente di Figliuzzi e del co-imputato Sturiale. Tuttavia, la difesa contesta fortemente questa ricostruzione, cercando di far cadere l’aggravante della premeditazione.

L’appello presentato rappresenta un tentativo importante da parte dei legali di ottenere una revisione della sentenza e di ridimensionare il coinvolgimento di Trapasso nell’omicidio, chiedendo una rilettura critica dei fatti e delle prove.