Mar. Lug 16th, 2024

Dopo il caso degli «ospedali da incubo» sollevato da Le Iene il governatore riaccende lo scontro istituzionale: «Sono ormai dieci anni che la gestione della sanità calabrese è sottratta alla Regione. M5S in continuità con i precedenti governi»

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Dopo il servizio de Le Iene sugli «ospedali da incubo» in Calabria il governatore Mario Oliverio riaccende lo scontro istituzionale con la ministra della Salute Giulia Grillo che, nel corso della trasmissione Mediaset, aveva indicato il governatore quale responsabile della situazione in cui versa la sanità calabrese. «La Ministra della Salute Giulia Grillo – scrive Oliverio in una nota – continua a non comprendere (o fa finta di non comprendere) l’origine della crisi sulla situazione degli ospedali e della sanità in Calabria e le responsabilità per i mancati interventi o controlli. Sono ormai dieci anni che la gestione della sanità calabrese è sottratta al Governo regionale e affidata a Commissari nominati dai Governi nazionali di diverso colore politico. E nel corso di questo lungo periodo tutti gli indicatori di qualità dell’assistenza sanitaria sono peggiorati, è aumentata la fuga dei pazienti verso altre regioni ed il debito continua a essere fuori controllo».
«Sono i Commissari di Governo – prosegue Oliverio – che assumono in toto poteri ordinari e persino legislativi determinano strategie e scelte operative; che controllano e talvolta censurano (non si sa in base a quali criteri) le scelte dei Direttori generali delle aziende; che definiscono i budget di spesa e autorizzano i piani di assunzione del personale. In particolare, nella specifica situazione dell’Asp di Reggio Calabria, nella precedente gestione Commissariale, e la circostanza è tuttora in vigore, le decisioni relative alla scelta e alla gestione sono state assunte dall’ex Commissario straordinario ing. Massimo Scura. Dalla ministra della Salute (il cui movimento di appartenenza 5 stelle in passato si è battuto contro le gestioni commissariali), la Calabria si sarebbe aspettata un aiuto a costruire un percorso nuovo per determinare una rottura rispetto alle gestioni del passato». «Purtroppo – conclude il governatore – siamo stati costretti a prendere atto che anche l’attuale ministra ha compiuto scelte in piena continuità con i Governi degli gli ultimi 10 anni, procedendo alla nomina di Commissari ad acta che si sostituiscono la Regione nei compiti fondamentali di governo della Salute. Se, pertanto, in Calabria, come ha dichiarato, “non ci sono controlli” o “ognuno fa quello che gli pare”, non lo deve chiedere al presidente della Regione, lo chieda a se stessa ed ai Commissari nominati dal Governo. La smetta di fare demagogia e cominci davvero a esercitare il suo dovere di ministra della Salute assumendo le responsabilità che le competono».

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