Dom. Nov 17th, 2024

Il governatore della Calabria è stato in visita a Mongiana, per visitare l’importante sito delle “Reali ferriere” e ha partecipato ad una tavola rotonda sul tema del rilancio dell’importante sito proto-industriale. Con la visita del presidente Oliverio a Mongiana, si conferma l’attenzione della Regione verso il territorio delle Serre e verso quel sito culturale interessato da lavori di adeguamento anche con l’impiego di risorse regionali, nazionali e comunitarie.«La visita del presidente Oliverio – spiega una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – ha avuto inizio, alle ore 16, con il sopralluogo al cantiere degli scavi archeologici, che hanno recentemente messo in luce interessanti elementi sugli altiforni dell’antico impianto siderurgico. Accompagnato dal sindaco di Mongiana Bruno Iorfida, dai tecnici e dalle autorità locali, il Presidente ha proseguito con la visita alla fabbrica d’armi, e, in anteprima, al nuovo museo della fabbrica d’armi reali ferriere di Mongiana. “Un museo per fare i conti col passato”.

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Ho apprezzato -ha continuato Oliverio – molto l’impegno del sindaco Iorfida nel recuperare questo sito di archeologia industriale. Aver realizzato questo lavoro di recupero consentirà di investire per farlo diventare un fattore di propulsione culturale e turistica. Noi come regione – ha poi concluso – abbiamo sostenuto questo percorso e continueremo a sostenerlo per fare in modo che divenga un importante polo culturale e storico nella nostra regione».

Questo centro merita davvero di assumere grande rilevanza culturale e turistica. Insieme dovremo portare a compimento l’intero progetto e fare di questo piccolo borgo dell’entroterra vibonese un centro di grande attrattivo. Per il futuro continueremo ad impegnare tutte le nostre forze, le nostre energie e le risorse a nostra disposizione per portare a termine la riqualificazione del villaggio minerario che coincide con il comune di Mongiana, mettendo a sistema gli interventi già realizzati, ampliando la ricettività e costituendo un distretto di archeologia industriale, così come è avvenuto in altri paesi europei come la Germania e la Gran Bretagna, a forte vocazione turistica che sappia coniugare gli elementi di archeologia industriale presenti su questo territorio, dalle miniere di Pazzano, Stilo e Bivongi alla Ferdinandea e alle fonderie di Mongiana, con le peculiarità e le bellezze del contesto naturalistico, i boschi, le cascate che hanno fatto la fortuna di questo territorio anche in termini di fonti energetiche e con gli attrattori religiosi e storico artistici sparsi nell’intero comprensorio”. “Non dimentichiamo –ha concluso il Presidente della Regione- che a pochi chilometri da qui c’è la Certosa di Serra San Bruno, che già ogni anno è meta di tantissimi turisti e pellegrini”.

La cerimonia inaugurale, cui prenderanno parte numerose autorità, si svolgerà a partire dalle 16,30 di sabato 24 settembre. Scegliere di visitare Mongiana è decidere di tuffarsi in una realtà che pare non essere della Calabria. Eppure si è in Calabria, nell’entroterra calabro, nelle Serre Calabre, ma sembra di essere nelle montagne Svizzere, per la lussureggiante vegetazione e per il magnifico parco di Villa Vittoria, e in Inghilterra e per la forte presenza dei resti di archeologia industriale di quello che fu  il più importante polo siderurgico del Regno delle Due Sicilie. Mongiana nasce nel 1761 come villaggio siderurgico per gli addetti alle ferriere, alla fonderia e alla fabbrica d’armi, vere cattedrali del lavoro, che con la loro presenza ci significano l’operosità della comunità di Mongiana. Lo stesso centro storico è un museo all’aperto, in quanto conserva ancora oggi l’antica struttura edilizia di villaggio operaio. La fonderia , con gli scavi archeologici in corso, ci sta “regalando” reperti interessantissimi e unici: alto forni, fucine, manufatti. La fabbrica d’armi, ospita  oggi il MUFAR (museo fabbrica armi), che sarà inaugurato alla presenza della principessa Beatrice di Borbone sabato 24 alle ore 16.

Nella fabbrica non solo mostre, oggetti e manufatti vari , ma anche moderne apparecchiature che invoglieranno soprattutto gli studenti attraverso documentari, piantine interattive, tablet, a essere loro stessi fautori della ricerca del loro passato contenuto e ben raccontato nei muri e nei locali del MUFAR di Mongiana.

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