Paziente costretta a rinunciare agli esami per le prenotazioni assurde del Cup. Denunce sui social: visite fissate in tempi record ma con tragitti impossibili. L’ironia sui privati: “Con 259 euro passa la paura
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Una situazione di disagio e scomodità emerge dal racconto di una paziente che, per effettuare due esami radiografici al ginocchio destro e sinistro, è costretta a viaggiare per più di 80 chilometri tra Praia a Mare e Castrovillari, con oltre un’ora di tragitto in auto per ciascun viaggio. La situazione sarebbe stata ancor più complessa se si considera che la paziente vive a Paola, dovendo affrontare due viaggi distinti dalla propria città di residenza, totalizzando quasi 320 chilometri di tragitto in due giorni. Un vero e proprio tour “globetrotter” per una persona con problemi alle ginocchia.