Mar. Lug 16th, 2024

Il ministro è tornato a parlare delle infiltrazioni mafiose nelle Aziende e del decreto speciale: «Vogliamo dare una sterzata, abbiamo l’obbligo di sistemare le cose»

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«Purtroppo la gestione del malaffare esiste in quanto recentemente abbiamo sciolto per infiltrazioni mafiose l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria relativamente alla ‘ndrangheta. Ci sono situazioni molto simili anche in altre Aziende sanitarie. Quindi certamente c’è un problema molto grande collegato, in alcuni casi, non in tutti, alla criminalità organizzata». A dirlo è stato il ministro della Salute Giulia Grillo, parlando della situazione della sanità in Calabria intervistata a “Coffee break” su La7.
Il ministro è tornato a parlare del decreto per la Calabria la cui bozza, ha detto, è già pronta. «Prevede – ha spiegato Giulia Grillo – misure per gestire il fallimento delle Aziende sanitarie che hanno tutte i bilanci in rosso. Bisogna risanarle. Ci sarà una gestione straordinaria dal punto di vista contabile poi ci sono tutta una serie di irregolarità contabili oltre al fallimento vero e proprio. Contiamo anche di valutare, eventualmente, la rimozione di quei direttori che non hanno adempiuto e che sono stati addirittura promossi o premiati in questi ultimi anni. Questo perché, purtroppo, riteniamo che ci sia stata una politica complice che ha assolutamente dissanguato le casse della sanità calabrese facendo pagare ai calabresi una sanità del tutto inesistente per cui devono emigrare al nord per potersi curare». «Io – ha detto ancora il ministro Grillo – ho l’obbligo di provare in tutti i modi a sistemare le cose, poi il risultato non può dipendere da me. Io ho già inviato decreto a Palazzo Chigi e a tutti gli interlocutori del caso, quindi il ministero della Salute è pronto. Certamente se ci sono ritardi non dipendono da me. Ci sono delle difficoltà che dobbiamo affrontare. Quello che voglio garantire ai calabresi è che a me non interessava nominare semplicemente dei commissari ma mi interessa risolvere il problema ed è per questo che sto intervenendo con un decreto. Ci auguriamo di dare una grande sterzata».

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