Gio. Nov 7th, 2024

Dopo l’invito alla tranquillità dei precedenti interventi ieri sera il Sindaco ci ha formalmente comunicato che siamo al limite della zona rossa. “Evitarla dipenderà dal nostro senso di responsabilità. Non possono indicarci come gli untori del territorio”.

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L’auspicio di tutti è che questa pesante misura restrittiva venga scongiurata, perché significherebbe ripiombare nell’isolamento che abbiamo sofferto nel periodo del lockdown, e sarebbe l’ennesimo colpo ad una economia già fragile e pesantemente compromessa dagli eventi dei mesi scorsi.

Ma richiamare oggi i cittadini ad un comportamento responsabile per evitare il baratro appare paradossale. Apprendiamo dal Sindaco che ai 30 casi positivi già accertati si aggiungono ora un centinaio di tamponi effettuati nei giorni scorsi, il cui esito sarà reso noto tra oggi e domani, che potrebbero compromettere definitivamente una già precaria situazione. In queste condizioni bisogna essere realisti. Per bloccare la diffusione del virus, quando il trend era oramai in preoccupante e costante crescita, bisognava attuare immediatamente e con fermezza misure straordinarie per il contenimento del contagio, evitando la diffusione anche nel territorio limitrofo, proprio in considerazione del fatto che Bovalino è un importante snodo commerciale, come evidenziato dal Presidente Spirlì. In questo senso avevamo chiesto ad esempio di sospendere il mercato settimanale, che invece si è regolarmente svolto fino a sabato scorso, oppure di chiudere temporaneamente  le scuole per spezzare la catena del contagio. In alcuni plessi invece le attività scolastiche si stanno tutt’ora regolarmente svolgendo. Anche nell’IIS F. La Cava, già interessato dal problema e frequentato da studenti provenienti da tutto il comprensorio, per il quale era possibile attivare la DAD per evitare i contatti in presenza. Nessuno ci ha dato ascolto e siamo stati etichettati come coloro che vogliono seminare il terrore e coltivare la paura.

E’ incomprensibile come oggi si possa chiedere di anticipare volontariamente le misure della zona rossa per evitarla, senza adottare contestualmente le conseguenti e indispensabili misure di prevenzione. Come possono fare i genitori a chiudersi in casa e uscire solo per le emergenze, come chiesto ieri sera dal Sindaco,  se ogni giorno devono portare i figli a scuola. E se per fare la spesa dobbiamo uscire una sola volta a settimana, da soli, attenendoci rigorosamente al rispetto del distanziamento, che senso ha lasciare aperto il mercato settimanale frequentato da centinaia di persone provenienti anche dai centri limitrofi, per le quali risulta difficoltoso controllare il rispetto delle misure di sicurezza.

Queste incongruenze macroscopiche in una situazione di emergenza non fanno che aumentare la confusione, la preoccupazione e il rischio di ulteriori contagi. Da parte nostra non ha più senso continuare ad insistere su misure che nessuno ha voluto adottare. Ci attiveremo immediatamente con Il Presidente Spirlì per seguire da vicino l’evolversi della situazione, ma se Bovalino diventerà zona rossa, con tutte le pesanti conseguenze sociali ed economiche, chiederemo che ognuno si assuma le responsabilità delle scelte fatte davanti ai cittadini, alle associazioni, ai professionisti, agli artigiani, ai commercianti, agli ambulanti, alle imprese agricole di Bovalino.

Bovalino, 20/10/2020                                               Gruppo consiliare

                                                                       “Nuova Calabria”