Mer. Ago 7th, 2024

L’avvocato Franco Pizzelli: “Inviata lettera per tutti i componenti del consiglio”   

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Milano, 8 giugno 2020 – Il notaio Paolo De Martinis, a seguito dell’istruttoria dell’Antitrust contro il Consiglio Notarile Milanese, accusato di non tutelare la collettività per preservare meri interessi corporativi, ha deciso di chiedere un risarcimento danni allo stesso consiglio. Lo annuncia uno degli avvocati di De Martinis, Franco Pizzelli: “la decisione dell’autorità garante, emessa ad agosto 2019, non è stata impugnata dalle parti in causa, divenendo quindi definitiva. Abbiamo quindi preparato una lettera con una richiesta di risarcimento danni tramite l’avvocato Mattarella, figlio del Presidente della Repubblica, indirizzata a tutti i componenti del Consiglio che avevano deliberato le ingiuste iniziative disciplinari nei confronti del mio assistito”. Si arricchisce dunque di un nuovo capitolo la vicenda che ha visto coinvolti il Consiglio Notarile di Milano, l’Antitrust e il notaio Paolo De Martinis, una querelle che ha coinvolto anche la Corte Costituzionale e la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.    

NOTAI: PAOLO DE MARTINIS CHIEDE RISARCIMENTO DANNI AL CONSIGLIO MILANESE (2)   

De Martinis, lo stesso notaio salito alla ribalta delle cronache per aver denunciato i finanziamenti sospetti nel caso di Armando Siri, aveva segnalato all’Antitrust che il Consiglio milanese aveva posto in essere un uso distorto del proprio potere disciplinare, al fine di colpire alcuni dei notai nel milanese che emettevano molti atti a tariffe inferiori, limitando quindi la legittima concorrenza. L’avv. Pizzelli spiega: “verificheremo la possibilità di trovare un accordo, viceversa la palla passerà ai giudici. Inoltre, la Corte Europea dei diritti dell’uomo prenderà a breve una decisione e potrebbe condannare lo Stato Italiano a risarcire il dott. De Martinis dei danni subiti. D’altra parte è acclarato che c’è stata una lesione della libertà di concorrenza. Come riconosciuto dall’AGCM, il Consiglio ha abusato dei propri poteri”.   

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