Anche per il corrente anno scolastico si svolgeranno le elezioni degli organi collegiali a livello di istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, secondo quanto previsto dal Ministero dell’Istruzione, non essendo, peraltro, intervenuta ancora la revisione della disciplina degli stessi organi collegiali.
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Al riguardo, si ricorda che entro il 31 ottobre 2021 dovranno concludersi le operazioni di voto per gli organi di durata annuale e quelle per il rinnovo annuale della rappresentanza studentesca nel consiglio d’istituto – non giunto a scadenza – delle istituzioni scolastiche d’istruzione secondaria di II grado. Per quanto concerne invece la calendarizzazione delle elezioni per il rinnovo dei Consigli di Circolo/Istituto scaduti con il decorso anno scolastico, nonché delle elezioni suppletive nei casi previsti, la data delle votazioni è fissata nei seguenti giorni: domenica 28 novembre 2021 (dalle ore 8.00 alle ore 12,00) e lunedì 29 novembre (dalle ore 8.00 alle ore 13,30).
Le scuole stanno svolgendo in questi giorni le operazioni d’insediamento dei seggi per le successive votazioni. L’utenza scolastica nella provincia reggina a vario titolo interessata è piuttosto numericamente consistente : a recarsi alle urne sono i genitori dei 77.000 studenti delle scuole di ogni ordine e grado e gli oltre 29.000 allievi delle scuole superiori impegnati nel rinnovo della loro rappresentanza.
La circostanza elettorale va enfatizzata perché è auspicabile che almeno quest’anno si registri una inversione di tendenza rispetto ai dati partecipativi degli ultimi anni, quando il voto complessivo dei genitori ha toccato i minimi storici.
In particolare nell’istruzione primaria i genitori interessati alle elezioni negli ultimi anni in Calabria sono stati mediamente il 33,5%, nella scuola secondaria di primo grado il 28,5% e nella scuola superiore appena il 12,5%.. Il problema, si è notato, è soprattutto alle superiori, la presenza dei genitori è inversamente proporzionale all’età dei figlio.
La circostanza elettorale va, perciò, enfatizzata perché è auspicabile che almeno quest’anno si registri una inversione di tendenza rispetto ai dati partecipativi degli ultimi anni, quando il voto complessivo dei genitori ha toccato i minimi storici.
Infatti, ad un periodo di grande partecipazione popolare e democratica dei genitori alla gestione della scuola ,era il 1974 l’anno dei «decreti delegati», che esprimeva la sincera volontà di instaurare un rapporto efficace tra scuola e famiglia, si è sostituita, poco alla volta, la ritualità delle riunioni (Consiglio di intersezione, interclasse, classe) e delle assemblee nelle quali il ruolo del genitore è spesso quello di spettatore e non di attore dell’evento. I genitori sanno bene come sia difficile proporsi in prima persona o stimolare la partecipazione di altri genitori nelle istituzioni scolastiche: demotivazione, stanchezza, senso di inutilità si sono sostituiti all’entusiasmo con cui gli Organi Collegiali vennero accolti come strumento di democrazia e di gestione sociale della scuola.
Nel tempo essi si sono definiti come per lo più organismi senza un ruolo reale, legittimati solo dal formalismo giuridico e privi di effetti concreti.
Le elezioni dei rappresentanti dei genitori non si limitano ad essere uno strumento di democrazia all’interno del contesto scolastico.Questo momento è l’occasione per rinsaldare l’alleanza educativa tra scuola e famiglia
Ecco perché la speranza è che quanti più genitori possibile si rechino alle urne, non solo per dare un chiaro segnale di partecipazione e importanza delle votazioni, ma ancheper ritornare ed continuare ad essere protagonistinel mondo della scuola.
Tutti sappiamo che la scuola è un’influente istituzione educativa ed occupa un ruolo significativo nella vita dei nostri figli, tant’è che è il punto di riferimento per la loro istruzione. E, se da una parte i genitori sono i principali responsabili dell’educazione dei ragazzi, va ricordato che la scuola compartecipa in questo ruolo formativo. La società nella quale siamo immersi si rivela essere molto complessa ed ai nostri figli vengono proposti molti modelli educativi ( alcuni positivi altri no), per questo motivo il dar sostegno ad un’ “alleanza educativa” fra genitori e scuola produce una continuità educativa sana, che certamente aiuta i ragazzi a crescere con equilibrio e consapevolezza.
Anche le ultime vicende legate a processi di dispersione e abbandono e di violenza sul nostro territorio richiamati in questi giorni dalla stampa e dalla amministrazione comunale evidenziano come vada rinsaldata l’alleanza tra pianeta famiglia e pianeta scuola.
Rilanciare, dunque, su basi nuove il ruolo dei genitori, partendo dal territorio, dal comune, dalla provincia, dalla regione. Personalmente penso, ad esempio, che un grande ruolo potrebbe avere un consiglio scolastico comunale composto dai genitori rappresentanti di classe e di scuola, sia pubbliche che private. Questi genitori ,molto rappresentativi, unitamente a rappresentanti dell’economia locale e di varie formazioni culturali tipiche del territorio, potrebbero operare come consulenti per l’assessorato alla pubblica istruzione e anche svolgere attività autonoma diretta su alunni e genitori.
Inoltre, uno spazio genitori comunale servirebbe a rigenerare un comune sentire genitoriale che si è spappolato o addirittura disperso.
Insomma non genitori sindacalisti dei figli, ma genitori “progettuali”.
Loro sono la chiave di tutto. Lo aveva capito 54 anni fa Don Milani che così apre la sua “Lettera ad una professoressa”:”Questo libro non è scritto per gli insegnanti, ma per i genitori. E’ un invito ad organizzarsi”.
Reggio Calabria Ottobre 2021
Prof. Guido Leone
* già Dirigente tecnico USR Calabria