Ci sono tante, troppe opere incompiute, sul nostro territorio. Ufficialmente sono 28, in Calabria, quelle censite dalla Stazione Unica Appaltante della Regione per l’aggiornamento annuale dell’anagrafe nazionale, previsto dalla legge 214 del 2011. Tra queste, ben cinque riguardano proprio il Comune di Siderno.
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Tali opere “incompiute o non valorizzate”, si aggiungono a quelle “non finanziate” o “finanziate ma mai eseguite”, le quali costituiscono un’evidente fonte di degrado urbano, ambientale e sociale per il territorio.
Tra le altre, si annoverano: il Teatro Comunale, l’Albergo sul Lungomare, la Diga sul Lordo, i Palazzi del Borgo Antico, il completamento della strada di collegamento tra corso Garibaldi di Siderno e Locri, il Centro Polifunzionale e la piscina coperta, oramai completamente abbandonate e decadenti. E ancora opere che potrebbero rappresentare un punto di ritrovo, oltre che di sviluppo, sociale e culturale per centro e periferia di Siderno, quali le Piazze di Vennerello, di Salvi e di via Martiri della Libertà, o il Campo Sportivo di Mirto.
Il fenomeno delle “opere incompiute” è dovuto alla mancanza di fondi, a motivazioni tecniche (che rendono difficoltoso il giusto raccordo delle fasi di progettazione, finanziamento, affidamento, esecuzione e collaudo dei lavori), a procedure fallimentari, a vincoli normativi e a mancato interesse. Una radicata problematica che necessita di una definitiva soluzione, che possa finalmente costituire il punto di partenza per lo sviluppo economico del territorio.
Di sicuro, nel futuro prossimo, i fondi legati al Recovery Fund potrebbero rappresentare un’occasione irrinunciabile per la Calabria, la Locride e le singole realtà locali. Le opere pubbliche e le infrastrutture in generale dovranno avere un ruolo decisivo nella programmazione della ripartenza economico-sociale perché, in condizioni di crescente efficienza e di rispetto dell’ambiente, esse saranno essenziali per l’ammodernamento del sistema produttivo e il miglioramento della qualità della vita dei suoi cittadini.
Partito Democratico di Siderno e RipartiAmo da Siderno chiedono, pertanto, che le autorità preposte prestino la massima attenzione nei confronti delle sorti dei nostri territori e pongano l’attenzione su una nuova progettualità capace di far ripartire la Calabria.
Auspicano, inoltre, nell’ottica di una ripresa economica e sociale di Siderno, e nell’attesa del prossimo appuntamento elettorale che darà alla città un’amministrazione democraticamente eletta, che la Commissione Straordinaria possa attuare tutte le azioni amministrative e tecniche necessarie a garantire, quantomeno, l’avvio e/o il completamento dei lavori già appaltati e addirittura affidati.
Partito Democratico di Siderno
RipartiAmo da Siderno