L’ex presidente facente funzioni della Regione Calabria: “al fianco di Hiske Maas farò conoscere opera di Nik Spatari”
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Nino Spirlì è stato nominato vicepresidente della Fondazione MuSaba – Parco Museo Santa Barbara di Mammola, organismo che si occupa di tutelare e far conoscere il patrimonio lasciato dall’artista Nick Spatari. La decisione, secondo quanto riporta una nota diffusa dallo stesso Spirlì, è stata adottata “per volontà della presidente e fondatrice, Hiske Spatari Maas, e del Consiglio di amministrazione dell’ente”.
“Ringrazio di vero cuore Hiske Maas – afferma Spirlì – per la benevolenza che ha sempre voluto dimostrarmi e per avermi voluto al suo fianco in Fondazione Musaba, la cui mission principale è quella di valorizzare le straordinarie opere artistiche, architettoniche e ingegneristiche che Nik Spatari ha donato all’umanità”.
“Spatari – prosegue – non è stato solo un pittore, uno scultore, un architetto, un ingegnere; non è stato solo un grande conoscitore dell’anatomia umana, un eccezionale studioso della Bibbia e delle religioni antiche; non è stato solo un attento difensore dell’ambiente che lo aveva visto nascere e crescere, delle montagne, dei fiumi, della fauna e della flora della nostra terra; Nik Spatari è stato, 500 anni dopo, un ‘altro’ Leonardo. Tra da Vinci e Spatari non c’è stato mai nessuno”. “Poter avere il privilegio di presentare Nik Spatari al mondo, in modo universale e totale e non nella parzialità con cui spesso, purtroppo, è stato presentato, nonostante i grandi sforzi suoi e di Hiske – sostiene ancora l’ex presidente facente funzioni della Regione – è un grandissimo onore che non pensavo di meritare”.
“Ho già interessato i ministeri della Cultura, della Transizione ecologica, dell’Istruzione, della Disabilità affinché al Musaba venga dedicata un’attenzione speciale, che possa garantire alla Fondazione una nuova vita. Nik è nato sordo ma, soprattutto sotto i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, ha avuto la grande illuminazione relativa alla percezione dell’universo attraverso le vibrazioni, anche quelle della pelle. Su questo e con questo ha lavorato per tutta la vita, costruendo e creando opere non solo dell’arte, ma anche dell’ingegno, con una sensibilità diversa rispetto a chi con le orecchie poteva sentire davvero”.
“Una differente percezione del mondo esterno e l’importanza assoluta anche delle minime forme di vita – conclude Spirlì – sono presenti in tutta l’opera di Spatari. Questo e tanto altro vogliamo raccontare, Hiske ed io, alla Calabria, all’Italia e al mondo. A Hiske mi lega un carattere forte e combattivo, un amore viscerale per l’Arte e gli Artisti, condizione unica per tutelare e garantire la crescita di un popolo. Col suo duro lavoro quotidiano, Hiske ha assicurato non solo la nascita, ma la crescita sana e forte di un luogo sacro alle Muse e agli Uomini. Lavorare con Lei e per Lei mi consegnerà ad una vita Alta, che non pensavo potesse appartenermi!”.