Vive sotto scorta dal 1989 eppure mai come adesso attorno alla figura del Procuratore Capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, c’è preoccupazione. Vive “isolato”, al centro di una campagna di delegittimazione, possibile bersaglio di un’ala militare armata da un coacervo di interessi politico-criminali. Dopo la misura cautelare per il governatore (Pd) della Calabria, Mario Oliverio, sospettato di aver favorito un imprenditore delle cosche nei suoi affari. Il Pd sostanzialmente ha difeso il suo uomo, il governatore Oliverio mentre è andata avanti la campagna di delegittimazione contro Gratteri sul web. Dagli elementi raccolti dai funzionari dei servizi di sicurezza è emerso un quadro che desta preoccupazione, tanto da far scendere in Calabria degli esperti a valutare l’afficacia delle misure di sicurezza. Il clima è di forte tensione anche perché si sospetta che dentro il Palazzo di giustizia ci siano talpe che hanno veicolato fughe di notizie contando su centri di informazione, ma Nicola Gratteri va avanti senza farsi condizionare. Così le indagini hanno approfondito i rapporti tra clan e “colletti bianchi”. Annuncia nuovi sviluppi investigativi, Gratteri, dichiarando che “l’indagine andrà avanti, ci saranno sicuramente altre importanti novità”.
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MARCELLA MESITI|redazione@telemia.it