Gio. Ago 15th, 2024

Nicola Calipari, agente segreto nato a Reggio Calabria il 23 giugno 1953, è morto ammazzato a Baghdad il 4 marzo 2005 durante le operazioni di salvataggio della giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena

Nicola Calipari, eroe di Reggio Calabria, è stato un agente segreto italiano morto ammazzato per sbaglio dai soldati americani a Baghdad il 4 marzo 2005 al termine di un’operazione rischiosissima per la liberazione della giornalista del ‘Manifesto’ Giuliana Sgrena, rapita in Iraq.

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La ricostruzione dell’uccisione di Nicola Calipari

E’ la sera del 4 marzo del 2005: l’autovettura, una Toyota Corolla, sulla quale viaggiano Nicola Calipari, l’autista Andrea Carpani e Giuliana Sgrena, si dirige verso l’aeroporto di Baghdad. La trattativa con i sequestratori è andata a buon fine, la giornalista italiana è stata liberata ed ora si tratta solo di predisporre il volo di rientro in Italia. Lo stesso Calipari, proprio qualche attimo prima di morire, aveva avvertito telefonicamente della liberazione della donna il Governo di Roma e l’ambasciata italiana. “Siamo in tre, siamo in macchina e stiamo rientrando” le ultime parole pronunciate dall’agente segreto. All’altro capo del telefono c’è il direttore del Sismi Nicolò Pollari. All’improvviso, la tragedia: una pattuglia militare della guardia nazionale statunitense è in servizio di vigilanza sulla ‘route Irish’, la strada che collega il centro di Baghdad. Il posto di blocco è stato approntato in previsione del passaggio di un convoglio con a bordo l’ambasciatore americano. Arriva la macchina con a bordo Calipari e finisce sotto il fuoco dei soldati Usa: lo 007 italiano muore sotto i colpi dei militari, Giuliana Sgrena rimane ferita. Durante la sparatoria, Calipari protegge con il suo corpo proprio la giornalista all’interno della vettura. Il militare statunitense Mario Lozano, che si trovava al posto di blocco, sarà poi accusato di aver esploso i colpi mortali. Il rientro della salma in Italia, la camera ardente, i funerali di Stato con i più grandi omaggi dell’allora Presidente della Repubblica Ciampi e del presidente del Consiglio Berlusconi, il lutto cittadino a Reggio Calabria e il minuto di raccoglimento su tutti i campi della serie A (quella domenica si giocava Fiorentina-Reggina) segnarono uno dei più grandi lutti della storia.

Nicola Calipari 007 Reggio Calabria
foto Ansa
fiorentina reggina minuto raccoglimento Nicola Calipari 007 Reggio Calabria
foto Ansa

La versione di Giuliana Sgrena: “non è stato un incidente, gli americani non volevano trattare con i sequestratori”

A molti anni di distanza dai fatti, Giuliana Sgrena si è sempre detta “tuttora convinta che si sia trattato di un agguato. L’incidente non fu assolutamente casuale. Purtroppo in tutti questi anni non è stato mai possibile arrivare ad una verità giudiziaria perché l’Italia ha rinunciato alla giurisdizione“. “Uno dei motivi principali di quanto accaduto potrebbe essere il diverso approccio tra Italia e Stati Uniti nel considerare l’ipotesi della trattativa in presenza di sequestri di persona. Purtroppo -aggiunge- quando ci sono di mezzo gli Stati Uniti, per la ‘ragion di Stato’ non si va mai a fondo in vicende come questa“.

fiorentina reggina minuto raccoglimento Nicola Calipari 007 Reggio Calabria
foto Ansa

La carriera di Nicola Calipari

La carriera in Polizia di Nicola Calipari era iniziata nel 1979 alla questura di Genova, e poi era proseguita su richiesta dell’allora questore di Cosenza Umberto Improta alla Squadra mobile della città calabrese. Prima del trasferimento al Sismi Nicola Calipari aveva lavorato alla Questura di Roma, in un primo momento alla sezione narcotici e poi come vice capo della Squadra Mobile. Successivamente Calipari era stato impegnato nella Criminalpol, allo Sco (Servizio centrale operativo) della Polizia di Stato e all’ufficio immigrazione del ministero dell’Interno. Nell’agosto del 2002 il passaggio al Sismi.

Nicola Calipari 007 Reggio Calabria
foto Ansa

Fin dalla sua più tenera età, Nicola Calipari aveva dimostrato un senso di solidarietà e di passione verso il prossimo, con uno spiccato spirito di avventura, tanto che fece attivamente parte degli scouts nel reparto Aspromonte del gruppo Reggio Calabria 1 dell’Associazione Scouts cattolici Italiani (ASCI), fino a diventare nel 1973 capo scout nei gruppi Reggio Calabria 1 e Reggio Calabria 3 Agesci. Si laurea in giurisprudenza e dopo, nel 1979, decide di intraprendere la carriera nelle forze dell’ordine, in Polizia. Da questo momento in poi inizia per Nicola Calipari un escalation di successi nella sua carriera, che lo hanno portato a scalare i vertici gerarchici più importanti, ricoprendo vari incarichi fra cui: dirigente della squadra mobile e vice capo di gabinetto della questura di Cosenza,  vice dirigente della squadra mobile della Questura di Roma e successivamente ne diventa primo dirigente, da qui diventerà direttore del centro interprovinciale Criminalpol di Roma. Dal 1999 diviene Direttore della 3ª e della 2ª Divisione del Servizio Centrale Operativo (SCO) della Direzione Centrale per la Polizia Criminale. Successivamente ricoprì la carica di Vice Consigliere ministeriale alla Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, di Frontiera e Postale del ministero dell’Interno ed in seguito Dirigente dell’Ufficio Stranieri della Questura di Roma. Sarà solo nel 2002 che deciderà di entrare nel Sismi, il  Servizio per le informazioni e la sicurezza militare. Successivamente diviene Capo della 2ª Divisione “Ricerca e Spionaggio all’Estero” del SISMI e viene assegnato alle operazioni in Iraq.  Calipari, proprio sul fronte iracheno, parteciperà con successo alla trattative per la liberazione delle due donne ostaggio Pari e Torretta e dei tre addetti alla sicurezza Cupertino, Agliana e Stefio ma che purtroppo, proprio in quella tragica occasione, nulla si riuscì a fare per evitare l’uccisione l’eroico Fabrizio Quattrocchi ed Enzo Baldoni.

Nicola Calipari 007 Reggio Calabria
foto Ansa

Nicola Calipari è stato insignito il 19 marzo 2005 dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, della medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Il 30 marzo 2005 gli è stato dedicato l’auditorium di Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria, in Via Portanova a Reggio di Calabria. Ed inoltre, il 3 marzo 2006 è stato inaugurato un cippo commemorativo nel Comprensorio di Forte Casal Braschi a Roma, sede storica del SISMI. Il 4 marzo 2010 gli fu dedicata un’aula presso la Palazzina Studi della Scuola Superiore di Polizia, a Roma. Nei seguenti Comuni italiani esiste una “Via Nicola Calipari” : Ancona, Cagliari, Catanzaro, Grottaglie, Mantova, Palermo, Parma, Ragusa, Teramo.

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