Mar. Lug 16th, 2024

Nuova diffida della Soprintendenza regionale che ribadisce che le strutture costruite due anni fa allo “Scida” vanno smantellate immediatamente

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Arriva una nuova diffida per lo smantellamento delle strutture costruite due anni fa allo stadio “Ezio Scida” di Crotone. Il soprintendente regionale Archeologia, belle arti e paesaggio, Mario Pagano, lunedì ha chiesto «l’ottemperanza immediata allo smontaggio delle strutture provvisorie». Lo ha fatto con una pec inviata al sindaco di Crotone, al procuratore della Repubblica presso il tribunale di Crotone, al prefetto di Crotone, alla direzione Abab di Roma, al comando carabinieri Tutela paesaggio per la Calabria di Cosenza e al comando provinciale di Crotone. Non ci sono, quindi, deroghe e né è stata mai presa in considerazione la proposta di deroga avanzata unitamente dal Comune e dalla società di calcio nel corso di un incontro tenutosi presso la Soprintendenza nelle scorse settimane. Nella missiva Pagano chiarisce che «questa decisione è stata presa sentito l’organo superiore del ministero» e alla luce del fatto che «il prefetto di Crotone non ha ritenuto di dar seguito alla richiesta di una riunione in merito». Si chiede, quindi, «l’immediata esecuzione dello smontaggio». Ulteriori ritardi costringerebbero la Soprintendenza a denunciare il Comune all’autorità giudiziaria. Stando alla diffida, già da domani, dovrebbero iniziare i lavori di smantellamento.
Il Crotone rischia così di non potere giocare le partite casalinghe del prossimo campionato, a partire dall’incontro in casa di Coppa Italia fissato per domenica prossima. C’è la massima intransigenza nonostante, come più volte ribadito dall’amministrazione e dalla società di calcio, non vi siano i soldi e i progetti per iniziare gli scavi archeologici per portare alla luce i reperti presenti nell’area dello stadio. Lo smantellamento della tribuna fa venire meno anche gli spogliatoi e i bagni.

 
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