Mar. Lug 16th, 2024

I termini per la presentazione sono scaduti. Non ci sono adesioni. Si ripete quanto successo nel 2014. Ma Oliverio non si tira indietro. E stasera rilancerà la sua battaglia sfidando il Pd

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Il termine è scaduto alle 12 di oggi. Ma l’ufficio elettorale regionale (istituito nel dipartimento Presidenza della Cittadella) non avrà altro lavoro da fare se non quello di ufficializzare un fatto: le primarie istituzionali non si svolgeranno, causa mancanza di candidati. La conferma arriva da fonti qualificate della giunta regionale. Niente consultazioni per la scelta del candidato presidente, dunque.
I 15 giorni che hanno intervallato la pubblicazione del decreto di indizione delle consultazioni (12 settembre) e la giornata di oggi sono passati senza mutare l’attuale quadro politico, ma anzi consegnando un dato per certi versi sorprendente: alle primarie non parteciperà nemmeno il governatore Mario Oliverio, cioè colui che le aveva indette e che – secondo tutti gli osservatori politici – avrebbe voluto usarle per ottenere una sorta di legittimazione popolare a prescindere dal suo partito, il Pd.
L’altra sorpresa è che nemmeno il leader di Diritti civili, Franco Corbelli, sarà della partita, malgrado avesse già comunicato l’intenzione di prendere parte alle consultazioni, così come aveva fatto già nel 2014.
Anche Mario Occhiuto, già designato candidato alla presidenza dal coordinamento regionale di Fi, dopo aver accarezzato l’idea, ha infine deciso di non usare questo strumento (regolamentato dalla legge regionale 25 del 2009) per rafforzare la sua posizione anche agli occhi degli ancora incerti alleati di centrodestra (Lega e Fdi).
È insomma andato in scena lo stesso film di 5 anni fa, quando l’allora vicepresidente della giunta, Antonella Stasi, si trovò costretta ad annullare le primarie per assenza di partecipanti. La Regione e i calabresi pure stavolta risparmieranno diversi milioni di euro.
IL PASSO INDIETRO DI OLIVERIO Ma a stupire è soprattutto il passo indietro di Oliverio. «Per il presidente – commenta una fonte interna –non aveva senso fare le primarie senza un competitor serio e credibile. Sarebbe stato accusato di aver speso due milioni di euro per i suoi fini politici».
Questo non vuol dire, ovviamente, che Oliverio abbia rinunciato ai suoi progetti. La sua candidatura è tuttora in campo e verrà rilanciata proprio oggi pomeriggio a Catanzaro, nel corso dell’assemblea “clandestina” dei circoli del Pd.
Il governatore e i suoi fedelissimi marcheranno il territorio e sfideranno apertamente la segreteria nazionale, che – per mezzo del commissario Graziano e del responsabile del Sud Oddati –, oltre a ribadire il no alle primarie, ha stoppato l’iniziativa dei circoli dem pro-Oliverio.

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