Mer. Lug 17th, 2024

“L’inchiesta ha svelato un comitato d’affari che con spregiudicatezza ha distratto fondi pubblici dalle loro finalità sociali”. A dirlo è stato il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri che ha illustrato i dettagli dell’operazione “Robin Hood” condotta da carabinieri e Guardia di finanza incontrando i giornalisti insieme all’ aggiunto Giovanni Bombardieri, ai comandanti regionali dei Carabinieri e della Guardia di finanza, Andrea Rispoli e Gianluigi Miglioli, al colonnello del Ros Daniele Galimberti ed ai comandanti provinciali dell’Arma Marco Pecci e Elia Carmelo Pallaria. Secondo Bombardieri, si è davanti al patto tra “pubblica amministrazione e criminalità organizzata per una gestione clientelare dei finanziamenti europei. Per realizzare il disegno criminoso – ha proseguito – Salerno si è rivolto ai clan vibonesi per esercitare pressioni su un dirigente affinché affidasse il progetto sul credito sociale a Vincenzo Caserta”. Altro nodo essenziale dell’indagine è l’affidamento ad una società esterna della gestione dei fondi per il credito sociale attraverso quella che gli inquirenti hanno definito “una pseudo gara senza neanche uno dei requisiti minimi previsti dalla normativa”. Una volta ottenuti i soldi, circa tre giorni dopo l’accreditamento, “sono stati distratti – ha spiegato Pallaria – una parte sul conto dell’assessore Salerno, un’altra parte per spese della società e infine la gran parte è finita in Svizzera su un fondo di investimento che appare assai nebuloso e su cui sono in corso ulteriori accertamenti”. Galimberti ha sottolineato come gli investigatori siano riusciti a riprendere, grazie ad alcune telecamere nascoste, “le pressioni e le minacce sul dirigente poi estromesso. La prova del ‘pactum sceleris’ tra cosca e comitato d’affari è poi nelle assunzioni anche di parenti del boss Luigi Mancuso nei progetti curati da Calabria Etica per conto dell’assessorato regionale”. In conclusione Gratteri ha voluto sottolineare la grande sinergia tra carabinieri e guardia di finanza e la qualità del lavoro fatto dal procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri e dai sostituti Camillo Falvo e Graziella Viscomi. “Sono fiero – ha concluso il procuratore – di poter guidare la Procura di Catanzaro, che è costituita da magistrati con elevate qualità professionali e morali”.

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