Decine e decine di appalti pubblici nell’area di Gioia Tauro, nel Reggino, e nella provincia di Cosenza, sarebbero finiti nelle mani della ‘ndrangheta grazie ai 35 imprenditori sottoposti a fermo stamani dalla Guardia di finanza su provvedimento delle Dda di Reggio Calabria e Catanzaro. Dalle indagini, secondo gli investigatori, è emerso come un importante gruppo imprenditoriale operante nella piana di Gioia Tauro, si era posto come punto di riferimento della cosca Piromalli allo scopo di turbare sistematicamente almeno 27 gare indette da più stazioni appaltanti calabresi nel periodo 2012/2015, riguardanti l’esecuzione di importanti lavori pubblici nell’area della piana. Inoltre, sempre secondo l’accusa, un noto imprenditore, grazie alle relazioni con il clan Muto, attivo sulla costa dell’alto Tirreno cosentino, e con il reggente della cosca cosentina Lanzino – Ruà – Patitucci, si sarebbe aggiudicato i più importanti appalti della provincia di Cosenza nel periodo 2013/2015.
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