Mar. Ago 13th, 2024
La corte durante il maxi processo "Rinascita Scott" - che vede imputate oltre 300 persone - contro le cosche di 'ndrangheta del vibonese e dei presunti referenti istituzionali, politici, economici e della massoneria deviata, nella nuova aula bunker a Lamezia Terme, 13 gennaio 2021. ANSA/SALVATORE MONTEVERDE


E’ in corso un’operazione dei carabinieri del Nucleo investigativo di Vibo Valentia e del Ros per l’esecuzione di una misura cautelare emessa dal Gip distrettuale di Catanzaro, su richiesta della Dda, a carico di 11 persone condannate nel novembre dello scorso anno a conclusione del troncone celebrato con rito abbreviato del processo “Rinascita Scott” contro un gruppo di presunti affiliati ad alcune cosche di ‘ndrangheta del vibonese. L’operazione viene condotta in provincia di Vibo Valentia, in Lombardia e nel Lazio. Agli arrestati, condannati a pene fra i 12 ed i 20 anni di reclusione, vengono contestati l’associazione per delinquere di tipo mafioso ed altre fattispecie delittuose aggravate dal metodo mafioso. La misura, riferisce una nota stampa della Dda di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri, scaturisce da una nuova valutazione del pericolo di fuga e del rischio di reiterazione del reato da parte degli imputati a seguito della condanna subita. I destinatari del provvedimento restrittivo erano tutti in libertà a causa dell’annullamento della misura cautelare iniziale eseguita nei loro confronti il 19 dicembre del 2019. Annullamento disposto, in varie fasi del procedimento, dal Tribunale della libertà di Catanzaro e dalla Corte di Cassazione che, a suo tempo, avevano ravvisato l’insussistenza delle esigenze cautelari.

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