Mer. Lug 17th, 2024

C’è anche il boss latitante Fernando Spagnolo, di 67 anni, tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Giovanna Sergi nell’ambito dell’operazione “Doppio sgarro” coordinata dalla Dda di Reggio Calabria. Spagnolo risulta irreperibile dal maggio 2019 a seguito della condanna all’ergastolo emessa dalla Corte d’Assise d’Appello per l’omicidio di Marcello Geracitano avvenuto a Stilo il 16 gennaio 2005. Sentenza che lo scorso settembre è stata confermata dalla Corte di Cassazione. Il gip ha disposto il carcere anche per il figlio del boss, Ilario Spagnolo, il nipote Gesen Spagnolo e il genero Giuseppe Furina. Tutti quanti, secondo la Dda, facevano parte della cosca operante a Stilo, nella Locride. Sono finiti in carcere anche Cosimo Panetta, Giuseppe Tassone, Cosimo Tassone e Cosimo Leotta. Quest’ultimo è accusato di essere affiliato ai “Ruga-Gallace-Leuzzi”, storica cosca operante nell’alto Jonio reggino, basso catanzarese e zone limitrofe. Secondo la Dda, Leotta avrebbe messo a disposizione degli associati i propri immobili per lo svolgimento dei riti di affiliazione alla ‘ndrangheta e rivestito, per conto della predetta consorteria criminale, il ruolo di referente territoriale nel Comune di Stilo con la dote di “vangelo”. Il gip ha disposto, inoltre, gli arresti domiciliari per Francesco Aiello e Diego Tassone.

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