Dom. Set 1st, 2024

Confermato carcere duro per Abbruzzese

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Luigi Abbruzzese, figlio di Franco Abbruzzese, noto come “Dentuzzo”, rimane sottoposto al regime penitenziario del 41bis, poiché il ricorso presentato dai suoi legali è stato respinto dalla Cassazione. Questa decisione segue l’ordine del ministro della Giustizia Carlo Nordio, datato 13 gennaio scorso, che ha imposto il carcere duro per Abbruzzese, coinvolto nelle indagini Gentlemen 1 e 2, Kossa e Athena. Celestino Abbruzzese, conosciuto come “Micetto”, ha rivelato dettagli sul coinvolgimento criminale di Abbruzzese nell’ambito dell’inchiesta Athena. Nel 2007, “Dentuzzo” avrebbe indicato il figlio Luigi come suo successore, conferendogli il ruolo di “capo indiscusso”, una decisione che ha causato tensioni con il fratello di “Micetto”, Antonio Abbruzzese.

Nel contesto dell’operazione “Athena”, le autorità hanno identificato Luigi Abbruzzese come il presunto capo dell’organizzazione criminale. Durante una conferenza stampa, Maurizio Miscioscia, direttore dello Sco di Catanzaro, e Gabriele Presti, dirigente della Squadra Mobile di Cosenza, hanno sottolineato il ruolo di Abbruzzese nell’organizzazione. Abbruzzese è stato latitante dal 2015 al 2018 per sfuggire all’operazione Gentleman, delegando temporaneamente la leadership del clan allo zio. Si è descritto come una figura che ispirava orgoglio nei suoi familiari per l’appartenenza alla “famiglia” e che operava in un contesto criminale caratterizzato dalla coercizione. Le intercettazioni hanno giocato un ruolo cruciale nel superare le resistenze delle vittime coinvolte.

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