Gio. Ago 8th, 2024

Tappezzata la città con la lettera del neo consigliere comunale

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“Sono Klaus Davi, già candidato sindaco di Reggio Calabria alla guida di un movimento civico che porta il mio nome e sono in predicato di diventare consigliere comunale di questa splendida città. Oltre 5.000 cittadine e cittadini mi hanno consegnato il loro voto e così la loro fiducia. E una delle cose che mi hanno chiesto è di pulire questa città da quello che resta della ‘Ndrangheta e tutto quello che rappresenta: narcotraffico, estorsioni, reati ambientali, truffe… Per questo vi chiedo di lasciare questa città. Da un nostro sondaggio il 95% non vuole che siate più qui. Non siete più graditi dalla popolazione. Non lo siete mai stati. Andate dove volete ma questa terra non ha più nulla da darvi. L’avete spolpata, l’avete distrutta, ora basta. Avete ditrutto tutto quello che potevate distruggere: economia, commercio, avete costretto i nostri giovani ad andare via. Noi siamo stati eletti per ricostruire un tessuto sociale sano. Per voi non c’è futuro qui. Andatevene. Dove volete, ma andatevene. In fede, Klaus Davi”. Il neo consigliere comunale di Reggio Calabria ha scritto una lettera e fatto affiggere decine di manifesti nei rioni di Gallico, Archi, Modena, Ravagnese, Catona con cui chiede ai boss più importanti di lasciare la città (foto e video al link https://we.tl/t-3cE4RanGWw). Ma Davi non si è limitato a questo. Un’iniziativa senza precedenti che farà sicuramente discutere. Non è la prima volta che il massmediologo affigge manifesti con i boss. Nel 2017 suoi manifesti affollarono i muri di Milano contro i boss della malavita milanese; sempre nel 2017 ne dedicò altri a Matteo Messina Denaro e Totò Riina a Palermo; a fine 2017 a Buccinasco (provincia di Milano) affisse poster raffiguranti i boss Rocco Papalia, Rocco Morabito, Nicola Assisi e Giuseppe Giorgi; nel 2018 prese di mira Gino “La Belva” Molinetti tappezzando spazi di Reggio Calabria mentre a Sant’Onofrio (provincia di Vibo Valentia) ne appese altri con protagonista Domenico Bonavota vestito da donna.

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