Nel pomeriggio di oggi, dopo ore di camera di consiglio, la Corte d’Appello di Genova si è espressa nell’ambito del processo “Maglio 3”, scaturito dall’inchiesta dei carabinieri del Ros sui presunti affiliati alle “locali” della ’ndrangheta in Liguria.
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La sentenza vede condannati 9 dei 10 imputati e solo uno di loro è stato assolto.
In particolare, la corte d’appello ha condannato in secondo grado a sei anni ciascuno per associazione per delinquere di stampo mafioso anche i quattro imputati finiti alla sbarra perché considerati, dalla magistratura inquirente, i “boss” tra Ventimiglia e Bordighera: Benito Pepè, Fortunato e Francesco Barilaro, Michele Ciricosta.
Condannato poi Onofrio Garcea a 7 anni e 9 mesi, 4 anni e 8 mesi a Rocco Bruzzaniti, tre anni e un mese per Raffaele Battista, 4 anni e 8 mesi per Antonino Multari e Lorenzo Nucera. Assolto invece Antonio Romeo.
Nel processo di primo grado, nel novembre 2012 con rito abbreviato, tutti erano stati assolti con la formula “perché il fatto non sussiste”.
Un anno fa la Cassazione, dopo il ricorso presentato dalla Procura Generale di Genova, aveva annullato le assoluzioni pronunciate in appello e aveva disposto un nuovo processo di secondo grado.
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