Mer. Ott 16th, 2024

Le intercettazioni rivelate nell’inchiesta della Dda di Milano sugli ultrà mostrano come familiari e amici aiutassero il rappresentante della cosca di Rosarno a nascondere i proventi illeciti, ottenuti dalle attività legate alla curva.

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Gli affari di Antonio Bellocco a Milano stavano prosperando, e in pochi mesi dal suo arrivo dalla Calabria era riuscito ad accumulare centinaia di migliaia di euro. Un flusso costante di denaro illecito doveva essere nascosto per evitare sequestri e confische, per questo Bellocco poteva contare sull’aiuto di familiari e amici fidati.

I business legati alla curva nord dell’Inter, dove Bellocco ricopriva un ruolo centrale nel triumvirato al potere insieme a Marco Ferdico e Andrea Beretta (che lo ucciderà il 4 settembre 2024), si sono rivelati molto profittevoli. Questo gli ha permesso non solo di investire in Lombardia, ma anche di contribuire al sostentamento della sua famiglia e agli investimenti del fratello Carmelo in Germania.

Le indagini della Dda di Milano nell’ambito dell’operazione “Due curve”, che ha portato all’arresto dei vertici dei gruppi di tifo interista e milanista, hanno rivelato come Bellocco nascondesse e reinvestisse i capitali illeciti accumulati. Questi è quanto emerso dalle intercettazioni ambientali e telefoniche degli indagati. In particolare, gli inquirenti hanno analizzato una registrazione del 23 maggio 2023, in cui Bellocco avrebbe consegnato uno zainetto giallo contenente circa 40.000 euro a un amico non indagato.