Il GIP presso il Tribunale di Roma, Dott. Luigi Balestieri, ha concesso la sostituzione della misura cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari presso la propria abitazione a Antonio Bava Claudio, in accoglimento dell’istanza presentata dai legali Avv. Enzo Nobile e Avv. Alessandro Bavaro, entrambi del foro di Reggio Calabria. Il Bava era stato tratto in arresto a Gennaio 2020 con l’accusa di essere partecipe di una associazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti operante a Roma nel quartiere San Basilio, con collegamenti con le cosche di Platì, da anni presenti sul territorio romano, nonché poiché ritenuto responsabile di svariate cessioni di cocaina, che secondo l’accusa veniva distribuita direttamente in strada con una organizzazione di vedette a controllo di eventuali arrivi inaspettati delle forze armate. Bava Claudio Antonio era già detenuto presso il carcere di Locri, da oltre tre anni, per essere stato arrestato in flagranza di reato poiché trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Il Giudice ha disposto l’applicazione dello strumento di controllo a distanza ai sensi dell’art. 275 bis c.p.p. e del decreto del Ministro dell’Interno del 2 febbraio 2011, prevedendo altresì che venga tradotto nel prorpio domicilio anche in caso di indisponibilità provvisoria del c.d. braccialetto elettronico.
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Fonte: strettoweb.com