Mar. Ago 6th, 2024

«Leggo da un articolo della Gazzetta del Sud che al boss Antonio Piromalli, che ben conosco visto che ho indagato su di lui e l’ho rincorso sotto casa a Milano ben prima che fosse arrestato (https://www.youtube.com/watch?v=L8KE7_hBYkw), è stato impedito di iscriversi all’Università di Messina per seguire i corsi di economia. Pur nel massimo rispetto della decisione dell’autorità giudiziaria, non capisco perché lo Stato glielo abbia impedito. Piromalli ha 48 anni, trascorrerà molti anni in carcere, se ritiene di impiegarli studiando perché impedirglielo? Penso che lo Stato debba concedergli questa opportunità come accaduto con tanti altri reclusi, come per esempio Franco Coco Trovato che ha conseguito due lauree, per non parlare di Gennaro Pulice, come narro nel mio libro “I killer della ‘Ndrangheta” (Piemme), anche lui con due lauree e detto “Il Professore”. Sappiamo spesso che le carceri sono luoghi di affiliazione e di condivisione fra i detenuti di strategie criminali. Se per una volta uno vuole impiegare il suo tempo diversamente non capisco perché impedirglielo». Lo ha dichiarato il massmediologo e giornalista Klaus Davi.  

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