«Se i miei concittadini milanesi la smettessero di infognarsi di cocaina dalla mattina alla sera, gente come Rocco Morabito non esisterebbe. Lui è un classico prodotto del compromesso tra ‘Ndrangheta e borghesia meneghina. Lo conobbi al Nepentha, storico locale della ‘Milano da bere’, nei primi anni ’90 ed era sempre circondato di top model e gente del Quadrilatero della Moda. Il rapporto fra mafia calabrese e classe dirigente milanese è molto forte e non riguarda solo la droga». Lo ha dicharato il giornalista e massmediologo Klaus Davi intervistato dalla Tgr Calabria. «Poteva contare su coperture istituzionali in Italia come in Sudamerica – ha continuato Davi – se no non sarebbe stato latitante per 30 anni. Vendendo la droga alla classe dirigente aveva anche un grande potere di ricatto»
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